Un po di buon sapere

Buongiorno a tutti.
Qualche tempo fa ho frequentato un workshop tematico sulla qualità delle immagini. Molto, molto interessante!!
Volevo suggerirvi alcuni libri interessanti a proposito di questo:
1) "Lo specchio della memoria" - Ando Gilardi
2) "Sulla fotografia", realtà e immagine nella nostra società - Susan Sontag
3) " La camera chiara", nota sulla fotografia - Roland Barthes
4) "Meglio ladro che fotografo", tutto quello che dovreste sapere sulla fotografia ma preferirete non aver mai saputo - Ando Gilardi

grazie della segnalazione, sono proprio alla ricerca di testi simili, ora mi informo e poi decido, buona domenica

produrre immagini di qualità non è cosa semplice, non è cosa da tutti, tutto serve ma nulla basta se non si apre la porticina magica. Da giovane iniziai a frequentare una scuola di musica, ma i pessimi risultati e il buon senso mi fecero presto capire che non basta studiare musica per diventare un musicista. "Per un fotografo o fotoamatore, produrre 12/15 immagini di qualità all'anno sarebbe un eccellente risultato" (Cit.)

Prima di tutto, però, mi concentrerei su qualcosa di importante come " Storia dell'arte". Qui è spiegato a cosa serve, se non si capisce il linguaggio è qusi inutile prendere in mano una fotocamera e fare foto . http://www.didatticarte.it/Blog/?p=760
http://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/arte.html

Adelmo concordo. Poi se uno è portato per uno strumento è facilitato, ma se non è nemmeno portato è molto dura.

Però, alerre, non è necessario saper suonare uno strumento per comporre una sinfonia se sai scrivere quello che stai pensando. Il cantare, il fischiare, la stessa ritmica con le mani...sono cose naturali e a nostra disposizione, basta sapere cosa dire e vedrai che una canzone la fai..anche senza uno strumento particolare...

basta sapere cosa dire e vedrai che una canzone la fai......fai una canzonetta Mac = fotina

Grazie per le segnalazioni.
Grazie a Mac per il suggerimento.
Il trucco è appunto sbagliare imparando...gli animali sbagliano, provocano una reazione e in seguito non ripetono più la stessa azione. noi invece ci chiediamo perché abbiamo sbagliato e siamo aperti ai cambiamenti, all'emulazione, alla personalizzazione mantenendo pur sempre il nostro istinto. A volte ci si nasce artisti a volte ci si diventa, sta nel bagaglio di ognuno...sempre che non sia troppo tardi.

Se trovo qualcosa di questo prima di partire lo prendo, anche se in genere le mie nopoche nozioni le apprendo da riviste del settore,

Quello che volevo dire è che la differenza tra una foto di un grande fotografo non è data solo dalla sua capacità tecnica ma dal contesto socio culturale che lo ha conivolto, il momento storico. Un artista non è mai assente quando si parla di movimenti culturali o particolari periodi storici, ha sempre dato un contributo con una sua visione personale della storia. È chiaro che sto parlando di artisti e non di semplici amatori... ma se si cominciasse dalla base si può svegliare la vena artistica/creativa che è in noi. Quello che manca in molti scatti è lo spessore e la credibilità.... noi, qui, mettiamo le foto meglio riuscite a caso, non un filo logico, tornando alla musica, noi mettiamo il primo accordo ma il valore delle singole foto/note lo si apprezza solo quando si ascolta tutta la canzone..quindi, il vero valore lo si apprezza su una serie di foto, che seguono un'idea...e che quindi sono sicuramente ragionate e hanno uno scopo comunicativo..Ti assicuro che dietro un grande successo c'è un'idea semplice spesso fischiettata...vedi samba di una sola nota...

Nicola, io sto documentando un momento di grande importanza, il passaggio dal mondo degli umani a quello delle oche, ma nessuno lo capisce, le oche maestre tra 1.000.000 di anni mostreranno agli anatroccoli i miei scatti che saranno apprezzati molto più che dagli umani,
Vabbè scusami, sono poco serio, ma ogni tanto mi diverto a scherzare...

Hai proprio bisogno di una bella vacanza ... ciao!

@MacLeod hai scritto cose importanti...e hai pienamente ragione. Fatta eccezione per un pugno di persone che conosco, oggi, non ci sono "portfoli" degni di questa parola, qui...ma anche altrove in siti di fotoamatori appunto. Credo che sia davvero molto difficile crearne uno, servono alcune caratteristiche che ad esempio a me mancano: la costanza, analisi critica, tempo...ci ho provato e ci provo in un continuo sali-scendi ma arriva sempre il momento in cui mi blocco. E qui mi sento di rientrare nella categoria amatoriale come non mai. Rimane però quel senso di insoddisfazione che mi porta a voler crescere ulteriormente e ad andare oltre, sperando magari che arrivi il giorno in cui passo di livello ad "artista" ma se ancora (artista la mia età ) non ci sono arrivata...nutro seri dubbi. Scherzi a parte, dovrebbero tutti provare a crearne uno anche solo per apprezzare maggiormente chi lo fa da tempo.
(Sono contorta oggi me ne rendo conto)

Artista = vista

Per me siamo tutti artisti, lo era l'uomo primitivo che prima della parola ha pensato bene di esprimersi con dei disegni. Il disegno è universale, non c'è bisogno di sapere lingue e dialetti, si può comunicare con un foglio e una penna. Il progetto o portfolio non è necessariamente da fare in una settimana, ma può essere fatto in anni e può aggiornarsi in continuazione. Ti butto lì una mia idea, abbastanza attuale....La donna nella nostra società. Fotografare mamme alle prese con i bambini, suore, signore anziane che escono dal negozio con un piccolo sacchetto della spesa, ragazze di etnie diverse che parlano con alcuni coetanei italiani, ragazze con telefonini che ridono e si divertono, in auto arrabbiate con il traffico, donne militari, guardie giurate, bellissime arrampicatrici sociali, insomma, cercare tutte le più belle sfumature della donna e del suo importantissimo ruolo........ io ci proverò...proviamoci tutti

Bellissima!!!!! Però detta così è troppo generica...mettici dei paletti, tempistiche quantità...6 foto totali? Nel mese di Agosto? Mi piace...

Ci proverò ma la vedo dura, mi vergogno a fotografare le persone e poi chiedere la liberatoria, se le trovo spontenee dovrei farlo di nascosto e questo mi imbarazza se poi devo anche dire che ho fotografato e chiedere se me la fanno pubblicare,

Simone a volte pare che ti diverti a complicarti le cose...

Ragazzi, non è un concorso, è un' idea!! Ce ne possono essere altre.... Ora mi verebbe di raccontare un cantautore, per esempio. Il primo degregori !! Qui ci vorrebbe un po più di studio, non sarebbe proprio un reportage, andrebbero un pò preparate...pensate a canzoni come Alice..che guarda i gatti, la donna cannone, bufalo bill, ....

E chi ha parlato di concorso...un compito o esercizio o esperimento...questo si...concorsi, vado altrove dove si fa solo quello...
Di idee ne ho tante anche io ma visto che sei stato tu ad iniziare e visto che un pò di pepe ci vuole...continua...ma una per volta. Apri uno spazietto sul forum e dai le prime linee guida...la quantità massima (non tutti hanno l'iscrizione avanzata), il codice identificativo (tipo: mettere "la donna- dim" d=da i=idea m=Mac), il termine (fine agosto)....Insomma, tipo così. ..non mi tirare solo i sassi

Naturalmente è facoltativo ma tutti se vogliono possono sperimentare.

vado a prendere i pop corn

...e non dimenticare la coca-cola

Sono in vacanza e anche a me un amico fotografo prima di partire ha a consigliato la lettura di "Sulla fotografia" e "La camera chiara". Così ordine veloce su Amazon, e lettura dei libri che il mio amico reputa "fondamentali" per gli amanti della fotografia. Ho cominciato da Sulla Fotografia. Non una lettura "semplice", ma di grande passione e di grandi interrogativi. Confesso, forse troppi! Si può imparare molto, ma si può anche cadere in "paranoia fotografica". Comunque non l ho ancora finito, quindi... Aspettiamo la fine (se c'è' ). Personalmente sto attraversando un periodo piacevolmente creativo. Ho trovato una mia "strada" e la perseguo con grande passione. Non so quando finirà (e forse non so neanche localizzare quando è cominciata) ma fino a quando mi emozionerà continuerò ad eseguirla. Posso dirvi che creare una serie di senso compiuto è molto più soddisfacente che non fare una bella fotografia. Con questo comunque non voglio dire che non mi piace realizzare una bella fotografia, sono sempre un appassionato. Il mio progetto, da questo punto di vista, diventa una piccola gabbia mentale; faccio anche altri tipi di foto ma quando le confronto con quelle della serie, finisco sempre per preferire quelle della serie. Non posso che condividere ciò che scrive Mac, dobbiamo sentirci tutti degli artisti, se fotografiamo con criterio e cognizione, le ns immagini non possono che essere arte. Poi si può essere famosi oppure no, ma questo non sempre c entra con l arte. Se la parola Arte vi "spaventa" dovete ancora fare un piccolo salto mentale: credere in voi stessi e nella forza delle vs immagini. Non c'è un tempo stabilito, ci sono metodi validi come la costanza e l impegno. Due cose che sembrano difficili da realizzare ma che la gioia di un progetto rende naturali. Forse ho letto troppo " Sulla fotografia", scusatemi. PS Incredibile!!!! Un forum dove si parla di fotografia!!!! Notte!

Una storia raccontata in 6 scatti? Magari sul tema di un canzone di un cantautore poeta? Mi intriga.

Io sono rimasto affascinato dal PREMIO BASTIANELLI , un premio che viene dato al miglior fotolibro pubblicato. Dateci un'occhiata e guardate i contenuti.
http://premiomarcobastianelli.com/

Dopo la dolorosa giornata di ieri, che ci ha riportato un po' tutti alla nostra impotenza e labilità di fronte al percorso della natura, desidero aggiungere un pensiero in questo forum. Innanzitutto per dire che è un vero piacere e una consolazione leggere cose intelligenti scritte da persone pensanti, da cui c'è tanto da imparare. Poi per agganciarmi a ciò che ha scritto mac :" ... l'uomo primitivo che prima della parola ha pensato bene di esprimersi con dei disegni..." Forse non sarà stato prima della parola, ma certo prima della scrittura, a dimostrazione che la comunicazione per immagini è forse la più sentita esigenza nell'ambito della socializzazione. Quando uno di noi si accinge a fare uno scatto, ripete un gesto e soddisfa a una richiesta assolutamente antichi e primari. Volenti o nolenti, consci o meno, carichiamo su quell'atto un retaggio naturale di grande peso. E allora mi trovo particolarmente d'accordo sul concetto espresso da mac e scintilla "...dobbiamo sentirci tutti degli artisti, se fotografiamo con criterio e cognizione, le ns immagini non possono che essere arte..." .
Io non ho letto i libri citati da arma, ma sono sicuro che in un modo o nell'altro non si discosteranno da questo fondamento. Arte, se vogliamo evidenziare uno dei mille significati di questa parola, può essere vista come l'estrapolazione dalla realtà di una forma, di un concetto che possano essere letti /percepiti con quel tanto di generalizzazione e di universalità che ogni opera contiene. Sono, invece, un po' in dubbio sulla validità, o meglio, sul valore intrinseco di un progetto pianificato. So bene che vi sono esempi luminosi in questo campo. Ma lo vedo di complessa realizzazione, in quanto la retorica, il concetto comune, in sintesi: il banale, sono in forte agguato.

Grazie per la segnalazione.

Asaiso,mi permetto di aggiungere una considerazione.... nel caso del progetto, la quantità di "banale" è la stessa di ogni singola foto, con la differenza che spesso tante foto "banali" possono portare aun pensiero profondo. Se , poi, consideri "banale" tutto un progetto... ecco che delle buone foto, un ottimo linguaggio, potrebbero rendere "non scontato" un tema banale..... credo sia compito nostro cercare di essere originali. Se ci pensi bene le note son 12 ( con le alterazioni ) ma grazie al loro accostamento, durante una fase temporale, si possono creare infinite soluzioni.... ecco perchè un progetto fotografico è meno banale di quel che sembra, usa anche la variabile temporale...

Si, mac, sono d'accordo su tutto quanto scrivi. Sul punto non mi sono espresso compiutamente. Vedo di provarci. Volevo intendere che, secondo me, un progetto pianificato esige presupposti abbastanza complessi in termini di ideazione, sviluppo, contestualizzazione temporale/sociale, forma stilistica eccetera eccetera. Tu hai ben detto in un post precedente " Prima di tutto, però, mi concentrerei su qualcosa di importante come " Storia dell'arte"... se non si capisce il linguaggio è qusi inutile prendere in mano una fotocamera e fare foto". Questi presupposti non sono da tutti. Per carità, non muore nessuno, ovviamente, ma se io mi mettessi a fare un lavoro, poniamo, sulla tematica degli anziani, c'è una certa probabilità che finirei per fotografare vecchietti al parco più o meno sofferenti o cose così, senza riuscire a entrare "in corpore vivi" ma ripetendo e inanellando concetti conosciuti. Con questo non voglio assolutamente dire che ognuno di noi, non debba/ possa lanciarsi in un progetto, ci mancherebbe. Intendo solo sottolinere che il rischio di scivolamento nel "banale" è piuttosto alto. Certamente, come scrivi, anche la singola foto può avere questa connotazione, mentre la variabile temporale può risultare assolutamente determinante.