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POESIA

(utente eliminato)

#1 10/06/2015, 15:12

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or ora incoraggiata da Beppe, ne ho aperto un altro.... poi basta, eh, per un pò?
Una bellissima? INVICTUS
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Buia come un pozzo che va da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per l'indomabile anima mia.
Nella feroce stretta delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e di lacrime
Incombe solo l'Orrore delle ombre,
Eppure la minaccia degli anni
Mi trova,e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
(William Henley)
Io ne scrivo, anche...e voi? *bye*

Gi.Esse.

#2 10/06/2015, 18:31
Punteggio commenti: +108

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Darei valore alle cose non per quello che valgono
ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più.
So che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi
perdiamo 60 secondi di luce di cioccolata.
Se Dio mi concedesse un brandello di vita,
vestito con abiti semplici, mi sdraierei, al sole
e lascerei a nudo non solo il mio corpo
ma anche la mia anima.
Dio mio, se avessi cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio
e aspetterei che si alzasse il sole.
Dipingerei le stelle con un sogno di Van Gogh.
con un poema di Benedetti, una canzone di Serrat
sarebbe la mia serenata alla luna.
Bagnerei con le mie lacrime le rose
per sentire il dolore delle spine
ed il bacio vermiglio dei petali.
Dio mio, se io avessi ancora un brandello di vita
non lascerei passare un solo giorno
senza dire alla gente che io amo, io amo la gente.
Convincerei ogni uomo ed ogni donna
che sono i miei favoriti
e vivrei innamorato dell'amore.
E dimostrerei agli uomini quanto sbagliano
quando pensano di smettere di innamorarsi
quando invecchiano senza sapere che invecchiano
quando smettono di innamorarsi.
Darei ad ogni bambino le ali
ma lo lascerei imparare, da solo, a volare.
Ai vecchi insegnerei che la morte
non arriva con la vecchiaia ma con l'oblio.
Ho imparato molte cose da voi, dagli uomini...
Ho imparato che tutti, al mondo,
vogliono vivere in cima alla montagna
senza sapere che la vera felicità
sta in come si sale la china.
Ho imparato che quando un neonato afferra,
per la prima volta, con il suo piccolo pugno,
il dito di suo padre, lo terrà prigioniero per sempre.
Ho imparato che un uomo
ha diritto di guardare un'altro uomo
dall'alto verso il basso solo quando lo aiuta a rialzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi
ma non mi serviranno davvero più a molto
perchè quando guarderanno in questa mia valigia,
infelicemente io starò morendo.
Gabriel García Márquez

Gi.Esse.

(utente eliminato)

#3 10/06/2015, 18:40

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Fotografia della folla
Nella foto della folla
la mia testa è la quarta dal bordo
o forse la settima da sinistra
o la ventesima dal basso;
la mia testa non so quale,
non più una, non più unica,
già simile alle simili,
né femminile, né maschile;
i segni che lei mi manda
non sono affatto particolari;
forse lo Spirito del Tempo
la vede, però non la guarda;
la mia testa statistica,
che consuma acciaio e cavi
tranquillamente, globalmente;
è qualunque e non si vergogna,
è scambiale, e non si dispera;
è come se non l'avessi fatto
a parte, a modo mio;
è come se si scavasse un cimitero
pieno di crani anonimi
di buona conservabilità
nonostante la mortalità;
come se lei già fosse là,
la mia testa d'altri, di chiunque -
dove, se qualcosa ricorda,
è il suo avvenire profondo.
Wislawa Szymborska

simonetta65

#4 10/06/2015, 22:39
Punteggio commenti: +27

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EDGAR ALLAN POE
EULALIA
Io dimorai solitario
In un mondo di lamento,
E la mia anima fu un'acqua stagnante,
Finché la bella e gentile Eulalia
divenne la mia pudica sposa
Finché la giovine Eulalia dalla bionda chioma
divenne la mia sorridente sposa.
Ah, meno — meno lucenti
Le stelle della notte
Degli occhi della raggiante fanciulla!
E mai un fiocco
Che il vapore può fare
Colle tinte di porpora e di perla della luna,
Può gareggiare col piú negletto
ricciolo della modesta Eulalia
Può paragonarsi al piú umile
e negletto ricciolo di Eulalia dagli occhi lucenti.
Ora il Dubbio — ora il Dolore
non ritornano mai piú,
Poiché la sua anima mi dona sospiro per sospiro,
E durante tutto il giorno
Splende, brillante e vivida,
Astarte nel cielo,
Mentre sempre a lei la cara Eulalia
leva il suo occhio di matrona
Mentre sempre a lei la giovine Eulalia
leva il suo occhio di viola.

simonetta65

(utente eliminato)

#5 11/06/2015, 08:10

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E' QUEL CHE E'
di
ERICH FRIED

E' assurdo
dice la ragione
E' quel che è
dice l'amore

E' infelicità
dice il calcolo
Non è altro che dolore
dice la paura
E' vano
dice il giudizio
E' quel che è
dice l'amore

E' ridicolo
dice l'orgoglio
E' avventato
dice la prudenza
E' impossibile
dice l'esperienza
E' quel che è
dice l'Amore

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