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Il saggio stambecco
Oggi sono stato in Valnontey, vicino a Cogne, su Gran Paradiso.
Mi è capitata una cosa strana che vorrei raccontarvi.
Salendo lungo il sentiero abbiamo visto uno stambecco immobile in una piccola radura esposta al sole, al riparo dal vento e con un tappeto morbido di aghi di pino.
Aveva un palco di corna incredibilmente grande, ho pernsato che fosse un esemplare anziano. Ho provato a contare i "cerchi" delle corna e con qualche diffcolta ho stimato aveese intorno alla ventina di anni. I suoi pochi movimenti erano piuttosto lenti ed incerti.
Aveva gli occhi sempre un po ' socchiusi ed abbiamo notato che sotto il folto pelo si nascondeva una struttutra molto magra e un po' derformata dall'età.
Dopo poco si è accovacciato e si è rivolto verso il sole, come se volesse rcevere ogni raggio e scaldarsi.
Ha anche rovolto il muso al sole, rovescianto il possente palco all'indietro, ed è rimasto così per un po.
POi ha piegato la testa in avanti poggiando quasi la fronte sul tappeto di aghi di pino e piano piano la testa si è sempre più inclinata in avanti.
Una volta addormentato abbiamo proseguito la passeggiata.
Al nostro ritorno uno del gruppetto è andato a vedere se era ancora li, ed in effetti c'era.
Ma era disteso a terra, niente sembrava potesse svegliarlo... era morto.
Ho sempre pensato come potesse accadere, ma non avevo mai immaginato che succedesse così. Sul momento sono diventato triste, ma poi ho pensato che quel vecchio saggio stambecco era riuscito a capire che stava finendo tutto ed è riuscito a separarsi dal gruppo, anadare in posto molto bello ed abbandonarsi al proprio destino.
Tutto nel modo più semplice, naturale e bello che potesse scegliere.
Quindi ho pensato che tutto sommato ha scelto il modo di andarsene, che è un privilegio di pochi.
E sono stato meglio.
Che devo dire Franco, a me la morte, anche di un animale, gela il sangue. Sei riuscito a riprenderla ed hai fatto bene a proporla, un documento che ritengo, oltre che interessante, raro. Vale sicuramente più di tante bellissime foto di uccelli postate anche da te, la morte in diretta è un'altra cosa. Fai bene a vedere quello che c'è di positivo, almeno ai nostri occhi, non so per lui. Mi vengono in mente gli ultimi versi della canzone "il testamento" di De Andrè che recitano:
questo ricordo non vi consoli -
quando si muore, si muore soli.
Vorrei aggiungere che il mio intento non era ritrarre la morte in diretta, quando ho fatto questi scatti ho solo visto un animale molto anziano e stanco, ma non sapevo che fossero i suoi ultimi minuti di vita.
L'ho scoperto solo a posteriori.
Questo è ovvio, il reportage resta comunque interessantissimo anche se triste, sei stato bravo all'inizio nel ritrarlo nelle diverse posizioni assunte pur non sapendo che da lì a poco sarebbe morto.
Ti ringrazio per aver condiviso con noi la tua esperienza: hai raccontato questa storia con estremo garbo e delicatezza. Ma soprattutto hai sottolineato una cosa importante. Quel tempo che gli restava, lo stambecco lo ha impiegato nel modo migliore, scegliendo, come del resto ha fatto durante tutta la sua vita.
Ha finito i suoi giorni cercandosi un luogo riparato ed al sole , un luogo che forse gli piaceva , è bello pensare che fosse un posto che gli piacesse.
Credo che abbia avuto il privilegio che solo la libertà può dare quello di poter scegliere .
è un pò triste ma è un animale che la sua vita l' ha condotta e portata avanti per molto , anche questo un privilegio che nella natura non a tutti gli individui capita.
Purtroppo la natura è così e forse questo riportato da te è anche uno degli aspetti meno crudeli , mette un pò di tristezza forse ma pensandoci non ci trovo nulla di brutto o sbagliato .
Il bello di fotografare gli animali è anche questo , capire dai loro comportamenti anche molte cose della nostra vita.
un saluto
queste sono immagini che toccano il cuore, ma la natura... la vita, sono piene di questi momenti.
come ha detto manzao, almeno se ne è andato in tranquillità.
Grazie a tutti per aver perso qualche minuto per leggere il miniracconto.
Volevo aggiungere una cosa, rivolgendomi a FT: l'ultima foto di questo racconto, è rappresentata da una miniatura che non corrisponde alla foto di Franco. La miniatura a me dà un foto che si intitola, credo, "pelle di pollo..."...poi aprendola si vede lo stambecco con la testa inclinata in avanti...sugli aghi di pino. Avrei voluto evitare l'osservazione,per rispetto allo stambecco e a Franco, però ritengo sia giousto si dica.
La miniatura è una mia foto,infatti quando l'ho postata la prima volta sul mio profilo usciva la foto di Franco.Non l'ho fatto presente anch'io come Nora per rispetto allo stambecco e a Franco e poi pensavo fosse un problema del mio pc. Di sicuro abbiamo postato insieme al secondo spaccato ed è andato in tilt FT......
@Franco,ottimo reportage e pienamente d'accordo con quanto detto da Manzao78
grazie Nora... non l'avevo aperta perchè non raffigurava lo stambecco...
@Viviana:..mi sembra strano che non ti abbia incuriosita. penso umilmente che le foto debbano essere sempre aperte, in ogni caso, che siano nel forum piuttosto che in galleria. La ritengo una cosa importantissima, non solo per se stessi, ma anche per rispetto agli altri. Il mio non vuole essere un appunto, ma solo una constatazione.
Ciaoooo!
Bello! Credo che la fotografia naturalistica debba essere soprattutto questo: imparare ad osservare la natura per trarre spunti di riflessione dalle tante opportunità che essa ci offre. Anche questi sono "spettacoli"! La nostra società rifugge l'idea della morte, che va esorcizzata ed allontanata dalla nostra quotidianità, ma non è così. Ho avuto la fortuna di crescere in una casa dove o visto più persone invecchiare e spegnersi e questo mi ha aiutato a vedere la morte come una parte essenziale della vita. Le riflessioni di Franco sono la vera cartina di tornasole della sua bravura come fotografo: saper osservare, sapersi commuovere e solo alla fine unire l'abilità tecnica! Le foto importanti nascono da queste premesse! la tecnologia e la tecnica, senza l'anima, non rappresentano nulla ...
è stato bellissimo vedere e leggere il tuo fotoracconto e non posso che associarmi ad Izambar
Ringrazio tutti coloro che hanno visitato questo post.
wow, senza parole.. grazie per aver condiviso con noi questa bellissima esperienza
Hai vissuto una bellissima esperienza che hai voluto condividere con noi ,come dice Nora con grande delicatezza e garbo ...Grazie
"...Credo che abbia avuto il privilegio che solo la libertà può dare quello di poter scegliere ...." una frase di Manzao78 che mi ha fatto riflettere...ed invidiare quanti possono scegliere. A volte, x affetto, non consentiamo tale libertà a chi vogliamo bene...non gli permettiamo di scegliere, ripeto, x affetto. Mi piacerebbe, nel mio domani, avere questa possibilità. Ringrazio anch'io tutti da Franco che ha aperto la porta di questo forum a chiunque ha partecipato, o parteciperà. Un abbraccio virtuale. Mara/miraggi
questo è il privilegio di chi non ha la possibilità di essere curato... credimi, negare le cure per far vivere, no per rimandare la morte (anche di pochi giorni) ad un tuo caro è la cosa più difficile che ci sia, anche se soffre, anche se sai che è quello che vorrebbe e in quel momento sta tanto male da non potersi esprimere... io in quel momento ho usato tutte le mie forze per stare zitta, perchè qualcun altro ha avuto il coraggio di dire no... io non avrei saputo farlo, e ringrazio Dio che la persona che stava male, almeno quella volta, si è ripresa.
Ciao Franco! Sento di ringraziarti per questo struggente foto-racconto perchè ho sempre sostenuto che sia giusto rendere omaggio a coloro che ci invitano a riflettere sui grandi temi della vita. In questi scatti è condensato un po' tutto il senso dell'essere dignitosi e di saper vivere in quest'ottica. Spesso l'uomo incappa nell'errore di ritenersi l'unico "animale" in grado di provare emozioni, in grado di capire la sfida e la magia della vita. Ma non è così perchè spesso proprio dal mondo animale ci vengono messaggi e gesti che ci inducono a riflettere sugli errori e sulle superficialità che talvolta vengono commessi e anche sulle violenze gratuite proprio contro il mondo animale. C'è tanta dignità in queste scene che segnano il crepuscolo di una vita.... Siamo in tanti su questa terra (uomini, animali, piante.....l'ideale sarebbe viverci con la stessa dignità e gli stessi diritti. Grazie ancora Franco.
Dai vostri commenti vedo che il messaggio che volevo passare è arrivato e questo mi fa molto piacere.
Sono io quindi che ringrazio tutti voi per avermelo fatto capire così bene.
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