gli invisibili

titolo azzeccato ..mi piace la foto e mi fa pensare molto ........ il fotografo ha solo immortalato un fatto che ci capita di vedere spesso... non vedo cosa centra parlare della dignità della persona ... I PAZZI SIAMO NOI per come viviamo non lo avete ancora capito... loro stanno fuori dal nostro mondo ipocrita non l'avete mai pensato????

Immagine vera e toccante

E' un pugno nello stomaco,certo.Ma fa riflettere su come può ridursi una persona ai margini della società.

ping ...............pong...

Continuiamo a fotografare tramonti e insetti, così tutto rimane immutevole.

per me é vera foto di strada,il momento che i tuoi occhi vedono, la velocita' nel fotografarlo.

giusto ROBY... il punto è che ad esempio io guardando certe foto e non solo questa non mi indigno affatto ma rifletto e non credo che chi le pubblica, un amatore come un fotoreporter lo faccia per appagare il suo ego , per cercare successo oppure per infamare... del resto per mio interesse personale ho letto vari articoli di fotografi professionisti che si cimentano a fotografare in reportage le tragedie dell'essere umano è un compito difficile e non tutti riescono, ma nulla corrisponde con quanto leggo qui... non mi pare quindi che chi fa questo tipo di attività sia un cinico e così sia considerato dalla comunità internazionale, del resto è un tipo di cronaca che ha tutt'altro intento... per il mio modo di essere ad esempio non sopporto la mercificazione del corpo femminile e l'uso sconsiderato che se ne fa vantandolo come estetica rappresentando la donna con una visione distorta, ed anche qui su FT ci sono stati applausi per modelle (e forse linguette tra le labbra) rappresentate in una visione del femminile che a me indigna ad esempio, anche se non ho una figlia che dovrà essere una donna... quindi ognuno si indigna per motivi diversi ed anche questo è un diritto, ma poi anche da queste cose si riconoscono le persone...

Mi trovo d'accordo con la domanda di Buonaluce

Fremeout , neanche io ho il patentino da reporter , penso però che se avessi fotografato un bel vecchietto elegante con abiti firmati e pensione da migliaia di euro al mese nessuno si sarebbe indignato .

che sia una foto di dubbio gusto ormai è appurato. per quello che mi riguarda io ho fatto un fioretto: non ho mai fotografato un disagiato per strada per non calpestarne la dignità. ma perchè nessuno si indigna per "la foto del mese " ? ...anzi tutti compiaciuti e complimentosi ! i commenti zuccherini si sprecano ! ( mi ero promesso di non ritornare sull'argomento ma alle volte mi contraddico )

Wilmanna ha detto cose profonde e secondo me più interessanti dello scatto che ripeto, fatta così, non mi trasmette nulla. Io sto disagio non lo vedo. Come faccio a capire che (magari) (forse) siamo in una situazione di persone psichiatriche?????

E' una foto imbarazzante! Ho avuto un suocero, un padre malati e visti anche in queste condizioni, magari perché incapaci di vestirsi aspettavano l'aiuto di qualcuno. Non credo sarebbero stati contenti di essere immortalati cosi! Sono stata spesso in ospedali per assistere e per essere assistita. Quando per qualche motivo ti ritrovi a perdere la dignità vorresti sparire non essere fotografata.

non ho capito nulla

che bello notare il disagio umano da una foto che rappresenta il disagio mentale o più solamente il "disagio"... però io l'ho riconosciuto, si chiama Giuseppe o forse Piero o magari Arduino... l'ho riconosciuto dai suoi occhi, quelli nei pantaloni, che poi è il posto dove più o meno li hanno molte persone... io sto commentando comodamente seduto su una sedia ergonomica e sto per andare a cenare, ma non so se è lecito farlo visto che molti nel mondo nemmeno mangiano e chissà se qualcuno si indigna per il fatto che ho dichiarato la mia cena, chissà se è una cena indegna o offende la dignità di qualcuno... ops, ho visto anche Masterchef poco fa, si è offeso qualcuno? ...ognuno guarda quel che crede e soprattutto quel che vuole, qualcuno non guarda oltre il proprio naso ed altri guardano solo quello che vogliono vedere... però penso che l'autrice non ha il patentino da Reporter e quindi non si può permettere di giocare a fare la giornalista e poi secondo me la regola dei terzi non è stata rispettata...

IO ho tirato in ballo CAPA per scrivere altro.... (LUZIO leggere bene prego..) e non per paragonare questa a quelle sue, ma allo stesso tempo non mi va di entrare nel merito di questa, perchè per esperienze passate in altri portali domani siamo ancora qui a parlarne...e come sempre si giunge a capo di nulla....

Raggazzi su, ho sentito tirare in ballo Capa ed Adams di fronte a questa foto. Vorreste definire questa foto "reportage"? Ha detto bene Erato, quella è STORIA, fatta da gente che ha messo a repentaglio la propria vita per "raccontare" al mondo, questa è solo "autocompiacimento dell'autore" nell'aver rubato questo "sensazionale" scatto che, come dice bene Elerre, non racconta assolutamente nulla

...tanto pertinente che un pò tutti siamo scivolati sulla 'buccia di banana'

Dopo aver letto il forum sull'argomento, mi pare ovvio, se non scontato, che sia una provocazione...tra l'altro pertinente!

Domanda all'autore: credi che da questo scatto si capisca un tipo di disagio? Non potrebbe essere un momento in cui gli scappa qualcosa di bisogno fisiologico? Nulla me lo vieta di interpretare. A me non sembra chiaro il percepire il disagio. La bravura di queste foto sta nel rendere partecipe di ciò che si vuole rappresentare. Io da spettatore non colgo nulla di quello che hai colto tu nel momento del click. Sorry.

sì..quella è la storia...come sono storia quelle di CAPA...come sono storia tutte quelle che arrivano dai reporter di guerra....ad ogni buon conto IO non voglio entrare in questo argomento...non accuso e non assolvo...RISCRIVO (prima avevo scritto ma forse non interessa) che loro (i reporter di guerra) sono dentro alla notizia....sono lì davanti al miliziano che muore o al vietcong ...non sono lontani.....e più sei vicino più ci sei dentro, sei partecipe....

Per me ha una post brutta e poi mi pare buttata la.

Hai scritto bene Buonaluce...quella è un'altra storia. E' la Storia.

solitamente i titoli e le descrizioni le leggo dopo aver visto la foto (talvolta non li leggo proprio), a prima vista ho "letto" un uomo che, in procinto di prendere le chiavi di casa, cade vittima di un innocente, quanto divertente incidente. certo non ho fatto i salti di gioia nel vedere quest'uomo nell' imbarazzante situazione, come non ho fatto salti di gioia quando per la mia prima volta ho visto la foto di EDDIE ADAMS, che riprende nel 1969, in una strada di Saigon, una spietata esecuzione ai danni di un Vietcong, la foto è scattata nel preciso istante dello sparo alla tempia e la dignità della vittima cancellata ! Nonostante le critiche dei benpensanti di allora, si aggiudico il Premio Pulitzer...ma questa è un'altra storia - passo e chiudo -

Cara autrice non è questione di estetica, né di sporcarsi le mani, né di pensare che tutto si risolva con pochi spiccioli, tanto meno scrivere "indignazione da salotto". Non puoi sapere il vissuto di ognuno di noi, magari qualcuno lo conosce bene il disagio mentale, magari qualcuno si è sporcato le mani di vomito, urina, feci, sputi e quant'altro...qui la questione è un'altra. Quale drammaticità del vissuto vedi in un essere che ha i pantaloni calati? Per favore, mi pare, ma forse posso sbagliarmi che la tua sia più una provocazione, diversamente avresti più rispetto verso quelli che chiami invisibili.

Non nel mio caso. Non sono intervenuto subito perchè non mi piace scatenare polemiche, ma dopo l'intervento di Erato mi è sembrato giusto dire anche io la mia. Ma ho pensato le stesse cose imemdiatamente appena ho visto le foto, senza aver letto nulla.

Perché? Se non fosse disagiato cambiava qualcosa? Basta leggere il titolo e la frase che accompagna lo scatto per capire....non c'era bisogno che l'autrice esplicitasse il fatto che la persona è affetta da disagio mentale....è un invisibile onde per cui è un disagiato mentale o non.

con un 200 mm...non è street...è essere lontani dalla scena, è rubare....si può essere daccordo o meno con quanto ho scritto poc'anzi....anzi appunto per le pippe mentali (di cui al forum) ...c'è chi sostiene che la vera street è ripresa con un 50 mm, chi con il 35 mm...chi con il 18-55 ....nessuno però menzogna l'uso del tele o medio tele ....POI possiamo parlare dell'immagine proposta...e qui ci si divide fra chi è colpito emotivamente e chi la ritiene una proposta di cattivo gusto...

è curioso ( ma non tanto ) come solo DOPO che l'autore ha dichiarato che il soggetto ha disturbi mentali abbiamo cambiato opinione...dico abbiamo, me compreso

Si Buonaluce, vale per tutte le persone "disagiate". Ho sempre trovato di cattivo gusto fotografarle ed esporle come "trofeo", manco avessimo fotografato il leone che sbadiglia nella foresta

Sono completamente daccordo con Erato. Fare foto di questo tipo lo trovo davvero di cattivo gusto. Cosa si crede di aver fatto con questo scatto? Aver rivelato al mondo che esistono persone "ai margini"? Direi che forse gia lo si sà. Quindi ci vedo solo un autocompiacimento da parte dell'autore nell'aver scattato la foto "senszionale", a scapito della dignità di quella povera persona.

...allora vale anche per i mendicanti che chiedono l'elemosina per strada, di cui le community fotografiche sono zeppe e gli autori se ne vantano . Per quello che mi riguarda non ne ho mai fotografato uno per i motivi citati da Erato ! che il personaggio ritratto ha un disagio mentale mi duole ma dalla foto non si evince come non si evince la sua identità.

La trovo di pessimo gusto e motivo il perché di questo mio dissentire. Il fatto di vivere ai margini della società cosa implica? Che la persona ripresa è forse priva di una sua dignità per cui è corretto esporla alla visibilità in un atteggiamento così intimo e personale? Bisognerebbe avere più rispetto per chi, purtroppo, è considerato invisibile e quindi destinato a essere dileggiato anche in scatti così offensivi. Non credo che la persona ripresa avrebbe piacere a sapere di essere stato immortalato in questo modo. Perché un conto è fare un reportage sui diseredati del mondo, un conto è pubblicare in un sito amatoriale trovando pure divertente le tasche posteriori dei pantaloni che rimandano a due occhi. Questione di gusti, ma qui il buon gusto, il rispetto e la decenza per gli altri sono stati buttati nella spazzatura.

dicevo appunto ieri nel FORUM : " se fotografi un uomo per strada che cammina, NON è una street ! - se lo riprendi mentre scivola su una buccia di banana, E' street ! "

ecco questo scatto rubato, anzi scippato, esprime pienamente il mio concetto di STREET ! - avete notato i due occhi sul retro dei calzoni che ci scrutano ?

Questa è una vera street...