Una storia per spiegare perché....

C'era una volta una ragazza che 
 scappo' di casa per amore di un ragazzo che non piaceva a sua madre e andò' a vivere nella casa di lui. Ma lui non viveva li perché lavorava molto molto lontano, a 700 km di distanza. Così si ritrovo' sola,  agli inizi di un lavoro difficile, senza famiglia (ad eccezione di sua sorella) e senza soldi. Il primo anno fu difficile, il suo fidanzato non poteva mai lasciare il lavoro e lei si sentiva terribilmente sola. Con i genitori, soprattutto con il suo papa', i rapporti erano migliorati ma rimanevano gelidi. Un giorno decise di andarlo a trovare in Trentino e suo padre, un po' per scusarsi e un po' per amore suo le presto' la Nikon FE dicendole  che non poteva stare senza far nulla tutto il giorno. Prese  il treno da Roma e arrivo' a Trento, da li il pullman per Carisolo. Il suo ragazzo lavorava tutte le mattine cosi per passare il tempo la ragazza girovagava scattando qualche foto. Ma cosa fossero quei simboletti sul corpo macchina proprio non lo capiva. Poi c'era il mirino meta' opaco che cambiava quando metteva a fuoco e  una ghiera con un'infinita' di numeri...era molto affranta perché con il rullino temeva di fare foto orribili o di toccare cose che mai avrebbe dovuto cambiare. Cosi'  andò' dall'unico  ottico  del paese  e gli chiese  "Scusi, mi sa dire come si usa?". Ricorda ancora la sua espressione incredula. Le  spiego' i tempi e i diaframmi, le varie combinazioni, a cosa servissero e le diede il cartoncino della kodac dove con i disegnini c'erano le varie situazioni di luce. Era affascinata e spaventata. Aveva ricevuto un assaggio di cosa avrebbe potuto fare ma non capiva ancora come farlo.  Uscì' dal negozio e si mise immediatamente a fare foto a ogni cosa, ogni farfalla, ogni cavallo, ruscello, albero, casa e prato. Il pomeriggio con il suo ragazzo andava nelle grandi valli dell' Adamello e del Brenta e scattava,  scattava e scattava ancora. Naturalmente, avendo il rullino non poteva sapere come sarebbero state quelle fotografie. Non aveva idea che esistessero cose come la composizione, la regola dei terzi, il bilanciamento del bianco, la fotografia creativa, ecc. ecc.  In quei giorni ogni cosa si meritava di essere fotografata e ricordata. Quelle foto le conserva ancora. Torno' a casa. Sempre sola. Restituì' la nikon al papà e inizio' a metter da parte i soldi per comprarsi una sua mia macchina fotografica. Riusci' a prendere una compatta digitale della canon perché le dissero: "Con il digitale e' piu facile". Nel frattempo il suo fidanzato, che lavorava ancora in trentino e che sarebbe stato via altri 6 anni, le compro' un cane. Un amore di cane, un bassotto a pelo lungo. Gli misero nome Oliver. Lui fu il suo primo modello. Da qui il nickname Olly, una sorta di ringraziamento per esserle  stato vicino in tanti anni di solitudine e per essersi prestato alle foto piu assurde. Inizio' così gli studi di quel mondo affascinante che era la fotografia.  Nel corso degli anni successivi si iscrisse a vari siti di tecnica fotografica e fotoritocco  e inizio' ad usare Photoshop, all'epoca il 7. Il suo nome era sempre Olly, in ogni sito, in ogni forum. Imparo' ad usare le pile di libri con scatto remoto al posto del cavalletto, si esercitava a capire come le luci cambiavano a orari diversi. Passava la notte a imparare il ritocco al computer. Leggeva  veri e propri trattati su quanto facessero schifo le sue foto e su quanti sbagli facesse. Riceveva pero' consigli, aiuti e idee. Principalmente da chi la criticava con piu accanimento. Studiava le foto degli altri e ai riposi cercava di rifarle uguali ma sempre con scarsi risultati. E piano piano cresceva. Allargo' i suoi orizzonti e smise di usare Oliver come modello. Cambio' macchina e passo' prima alla Nikon f80 e poi alla Nikon d70. Acquisto' diversi obbiettivi. Compro' libri e libri sulla tecnica fotografica e sulla composizione. La qualità delle sue foto inizio' a migliorare impercettibilmente ma soprattutto inizio'  a guardare il mondo con occhi diversi. Inizio' a cambiare il mondo, usandolo come un nuovo linguaggio. Lo componeva nella sua testa, lo studiava cercando di ritrarlo come meglio poteva. Era iniziata la passione e non sarebbe piu andata via. Ormai aveva superato quella linea invisibile e voleva imparare di più, sempre di piu'. La sua vita intanto, insieme alle sue foto, cambiava, il suo ragazzo negli ultimi anni si era avvicinato a Roma, il lavoro era migliorato e si era fatta delle vere amiche che tutt'ora le sono vicine. Ha sposato alla fine quel ragazzo di Roma che stava in trentino e con il quale era cresciuta  ed ebbero una bambina. Oliver si e' invecchiato ma ancora si presta per la prova di qualche nuovo obbiettivo. La sua vita e' cambiata tantissimo, grazie e con la fotografia. Ci sono stati lunghi mesi in cui non c'era tempo neanche di tirar fuori la macchina fotografica dall'armadio e periodi altrettanto lunghi in cui pensava se la sua fosse davvero una passione. Ha conosciuto molte persone che l' hanno stroncata e poi aiutata, che l'hanno offesa, che l' hanno amata, che l' hanno  accompagnata per mano. Ha incrociato fotografi professionisti che dall'altezza del loro trono centellinavano aiuti e consigli, gente arrogante, invidiosa...a volte cattiva. Ha conosciuto persone generose che hanno condiviso molto con lei, che l'hanno aiutata. Anche la sua famiglia ora la spronava, l'appoggiava nelle scelte e negli acquisti di attrezzatura.
Poi un giorno, su consiglio di un suo collega, e' approdata a Fototue. 
Piano piano si e' infilata tra le porte semichiuse, ha scritto, ha chiesto, ha parlato. Si e' arrabbiata, si e' commossa, si e' divertita.
Ha incontrato e conosciuto poppy, sotto una foto di MacLeod. Hanno iniziato a scriversi in privato, grazie anche a Minu', la sua modella preferita. Era iniziata una piccola amicizia, un piccolo legame che con il tempo sarebbe diventato sempre piu bello e forte. 
Conobbe Roby.t, guardava le sue fotomanipolazioni con soggezione e non si azzardava ad avvicinarsi perché credeva di trovarsi davanti il solito fotoamatore che non si abbassava a condividere le proprie conoscenze con gli umili mortali...quanto si sbagliava...inizio' con brevi email e gia dalle prime risposte capiva l'errore di giudizio.
Poi MacLeod, RicoCavallo, che le spediva lunghe lettere di consigli sulla fotografia di paesaggio, sui ritocchi.
E tanti altri utenti che andavano e venivano dal sito, che consigliavano e criticavano, che aiutavano e si complimentavano. Ma non era abbastanza. Il tempo da dedicare alla
sua passione si riduceva sempre di piu. Anche lei cadeva spesso nella trappola delle lodi: postava ogni cosa, sitemata e non, pur di ricevere la sua dose giornaliera di complimenti. Il sito cambiava, i voti si alzavano e lentamente Olly perdeva la criticità che tanto l'aveva aiutata a crescere.
Un giorno vide una foto, un ritratto all'aperto di una ragazza sotto un ramo. Indossava un abitino bianco, lei era mora e bellissima. La luce l'avvolgeva come fa come un angelo. Era una foto bellissima. Era delicata e dolce. Era firmata "Vincenzo Lunetta".
S'incuriosì e inizio a leggere commenti e risposte per capire se poteva avvicinare quel fotografo per chiedergli consiglio. Chiese a poppy che le disse era un fotografo professionista, molto bravo e molto gentile. Le disse di non farsi troppi problemi a contattarlo. Poi Vincenzo mise un'altra foto, di Roma e Olly si lancio all'attacco iniziando a fargli domande a raffica e se ci si poteva incontrare per imparare ancora. 
All'inizio Vincenzo manteneva le distanze, sempre in modo signorile e gentile ma non le ha mai dato impressioni negative come arroganza o maleducazione. Per anni olly aveva imparato ad abbinare la bravura e la professionalita' nella fotografia, alla superiorita', all'invidia e all'arroganza. Non si capacitava della modestia e del rispetto che le offriva Vincenzo, a lei e a tutti.  Intanto i legami crescevano e si rafforzavano, con poppy, roby.t, simonetta. Ad ogni foto, ad ogni mail imparava sempre cose nuove. Iniziarono gli incontri, il primo memorabile. Perche' Olly fece da modella, grazie a Vincenzo. S'incontro' con lui da sola, qualche giorno prima della data fissata, parlo' di tutto, timida e incerta. La sera al telefono con poppy per raccontare. E poi l'incontro vero e proprio con Vincenzo, poppy, simonetta, l'intruso e il grande Inimis. Giornata bellissima e emozionante. Studiava le persone intorno a lei, degli sconosciuti ma si sentiva a suo agio. Inizio' l'amicizia telefonica, le confidenze private. Ma non c'era una telefonata o una mail in cui non si parlava di fotografia. La fotografia era sempre presente e ruotava intorno a tutti loro come un filo invisibile. Ma il bottone che li univa come gruppo era sempre Vincenzo. Disponibile, gentile, ricco di consigli, sempre attento ai nostri bisogni.
Nel frattempo sul sito di Fototue imperversava un clima di dispetti, polemiche, invidia e immaturità. Utenti che si cancellavano, altri che ne arrivavano. La media dei voti si alzava vertiginosamente. Olly da poco aveva scoperto esserci una classifica ed iniziava a vedere le strategie che venivano intraprese da alcuni per rimanere in testa. Stelline, commenti, dispetti, gallerie scomparse. Aveva trovato un sito che credeva fosse un paradiso e invece ora sembrava solo un miraggio. Anche per problemi personali si allontano'. Piu volte. Non aveva senso postare le foto, non aveva piu senso neanche scattarle. Ma gli amici erano rimasti, erano li come punti di riferimento. Vincenzo, Gianluca, Roberto,  Simona e Simone. Grazie a Vincenzo, che univa Olly al gruppo, a Poppy che la tirava su di morale, a Roby che stimolava la sua fantasia, torno' al sito, a giocare si ma sopra ogni cosa, ad imparare. Ad ogni nuovo incontro Vincenzo le insegnava una cosa nuova, poppy la sorprendeva con un'inquadratura e Simone l'affascinava con la sua passione per la natura e gli  uccelli.  A casa al telefono veniva consigliata da Roby.t e c'erano veri e propri tutorial su photoshp. Incontrarsi ed incastrare lavoro e famiglia era difficile ma Olly aveva sempre l'aiuto di suo marito che la spronava sempre.
Poi un giorno, grazie al sito di Fototue e alla passione, al sacrificio e alla pazienza di Vincenzo, Olly riuscì a fare  una cosa che mai si sarebbe  sognata ma che desiderava da anni con tutta l'anima: un workshop. Per un'autodidatta come lei era un sogno. Direte voi, capirai...per lei non e' stato cosi'. Toccare i flash, montarli pezzo per pezzo, spostarli, stirare i fondali (anzi, guardare poppy che lo faceva), studiare le inquadrature, impostare la macchina per non fare pasticci...aveva i crampi alle gambe per la tensione...e un sorriso cretino stampato in faccia. 
Olly ha ripreso a crescere, ha ritrovato la strada, ha ricordato perché,  in un momento in cui stava per perdere ogni speranza. 
Vedere  la makeup artist che  continuamente ritoccava e cambiava i visi delle modelle sulle direttive di Vincenzo che la guidava con una maestria che metteva in soggezione, come se conoscesse un disegno che lei non riusciva a vedere. La disposizione delle luci, la scelta dei fondali, la scelta degli accessori, i consigli sui parametri di scatto...Vincenzo, da vero professionista, seguiva tutto, controllava tutto, aiutava tutti a volte stando ore e ore senza bere o a fare una pausa. Dire semplicemente: "non e' facile fare una foto cosi'" non basta piu'. Dire solo "che luce bella" "Che espressione" non basta piu'. Olly iniziava a capire quanto lavoro ci fosse dietro una foto, quanta stanchezza, sacrifici e passione. Doveva  toccare con mano cosa significa davvero amare la fotografia, cosa significa la stanchezza, l'ansia e la preoccupazione che tutto vada bene. 
Trovarsi li con Vincenzo, Roberto ( roby.t) e Gianluca (poppy) e' stato per lei un bellissimo sogno che si realizzava. 
Avere Roby.t alla stanza accanto e stare al pc in pigiama fino a mezzanotte, con poppy e mike che parlano di ps e' stato divertentissimo. Conoscere nuove tecniche di fotoritocco grazie a Roby.t e non vedere l'ora di metterle in pratica. Andare al balcone a fumare  insieme a loro  una sigaretta mentre si parla di fotografia, di luce, di modelle e di corpi macchina...non ha prezzo.
Incontrare persone che aveva visto solo dietro un monitor, condividere con loro la giornata, confrontarsi, ridere fino alle lacrime. 
Da quel lontano giorno in Trentino dove un ottico le spiego' tempi e diaframmi, fino ad oggi...Olly e' cresciuta, e' cambiata, sono cambiate le sue foto e cambieranno ancora e ancora. 
Oggi Olly e' felice, sono felice e ho ritrovato il "fuoco che brucia". La strada e' lunga, direi infinita ma il bello non e' arrivare primi....e' il viaggio e con chi lo fai.
Grazie a Vincenzo Lunetta di essere così, come io lo vedo. 
Grazie a Roberto per essere generoso, fantasioso, simpatico e appassionato di ps.
Grazie a Gianluca per l'allegria, la gentilezza e la simpatia (e anche per "come spettegolo con te non ci riesco con nessuno".
Grazie al sito di Fototue che nonostante tutto resiste e cresce.
Grazie alla mia famiglia che con amore mi aiuta in tutti i modi.
Grazie a tutti voi che avrete la pazienza di leggere questa storia che volevo condividere per dare un messaggio, perché alla fine la morale c'è sempre.
Il cammino artistico non finisce mai, non si arriva mai ma i traguardi si raggiungono a piccoli passi ogni giorno.
Chiedere non costa niente ma se si ha la fortuna d'incrociare persone come quelle citate in questa storia allora in poco tempo s'imparano cose che neanche in 10 anni.
Tutti fanno il loro percorso ma non bisogna mai dimenticare l'inizio del viaggio, ne bisogna dimenticare che il viaggio non finisce mai e c'è da imparare da tutti.
La storia continua......

Caterina sei UNICA

Ho letto tutto e anche più' volte.
Una storia bellissima di una ragazza bellissima dentro e fuori.
Hai soltanto omesso di scrivere i miei difetti..che sono tanti.
Io non sono abituato ad usare un tono alto ne quando parlo ne quando scrivo,
ma per una volta spero mi perdonerete perche' faccio un eccezione:
GRAZIE DI ESISTERE CATERINA!
Un forte abbraccio.
Vincenzo

Caterina,sono onorato e fiero di far parte di questo tuo racconto assieme agli altri amici ma ancor più di aver avuto l'opportunità di conoscere persone speciali come voi. Grazie Caterina e grazie a tutti voi. Roby

Era l'unico modo che mi e' venuto in mente per dirvi grazie, per farvi capire quanto siete importanti tutti voi. Farlo senza farvi conoscere la mia storia, solo con poche frasi sotto una foto o in una mail...non rendeva l'idea. Mi sembrava doveroso farvelo sapere
Vincenzo, Gianluca e Roberto, e' bello avervi conosciuto e anche se ora non avrò molto tempo causa lavoro, ci sono sempre.....proprio come fate voi come me.
Vincenzo: tutti abbiamo dei difetti, io poi meglio di noi stessi non ci conosce nessuno...ma se facciamo qualche cosa di buono e' bene saperlo e io te lo volevo far sapere.
Se poi qualche nuovo arrivo ci si rispecchia e questa storia può aiutare a ritrovare fiducia in se stessi o a spronare, perché no
D'altronde siamo appassionati di fotografia e i nostri obiettivi sono lo specchio della nostra anima.
Buonanotte, vado a lavorare

Grande Caterina, ci hai dedicato il racconto di tutta la tua ancor breve vita, ci hai donato i tuoi pensieri reconditi, i tuoi sentimenti e le tue passioni. Ma più di tutto il tuo entusiasmo per il mondo in generale, per la fotografia in particolare. Tra le tante bellissime mattinate trascorse ad Alviano non ne dimenticherò mai una, un po' più speciale delle altre, con una libellula appena sbocciata che solo tu hai saputo notare. Non mi rimane che associarmi a Vincenzo nel dire: GRAZIE DI ESISTERE CATERINA!

Simone giornata fantastica quella! Il tempo e' volato. Mi piacerebbe rifarla se sistemano la riserva! P.S. Ho rivisto la riserva del WWF quando sono andata a Montecatini, si vede dall'autostrada: ho contato 8 cavalli liberi e due aironi...mi piacerebbe molto portarti li, impazziresti di gioia

Ma non è praticabile, i cavalli non sono i loro, avevano solo il bianco, il nero e l'asino. Accettano volontari che vadano a spalare...

Però se mi libero giovedì mattina vado a Vico, fanno il censimento degli uccelli!!!

Io fino al 30 novembre sono impossibilitata a muovermi ma ci sentiamo i primi del mese anche solo per una cena!

Ora ti saluto che qua c'ho una gabbia di matti...mi sembra una psichiatria ....buonanotte e sogni d'oro

Ok, buon lavoro allora e buona notte se vai a dormire, io rimango ancora un po'.

A cena ??? Quando si fa questa cena .... non vorrete mangiare da soli

Oh ma tutti svegli??? Io almeno posso dire di stare a lavoro...sai quella cosa tipo campanelli, flebo, gocce per l' insonnia!!! Ah ah ah ah! Almeno sono in compagnia!

Ma come facciamo a lasciarti sola ,con quello che hai scritto

Io sto studiando visto che ormai photoshop me lo sogno anche la notte

Gianluca io a cena ieri, con Vincenzo izanbar e Caterina (non olly...), una squisitezza...

E ti pareva! Gianluca, noi siamo a dieta...vorrà dire che saremo ancora più belli alla prossima cena

Mi aveva chiamato Izanbar e Vincenzo ma............è da domenica che non esco , domani provo!!

Buonanotte, io vado, buon lavoro a Caterina e buona guarigione a Gianluca!!

Grazie Capitano!

Grazie Simone, dormi pure per me

Ciao Olly..... Naturalezza e spontaneità sono due pregi che non appartengono a tutti. Come dicevo qualche sera fa a Vincenzo, sono veramente stanca di essere circondata da persone e amici che assumono dei comportamenti forzati dettati da condizionamenti altrui e che di rilflesso mi portano a non essere me stessa....
E' grazie ai tuoi pregi che ho conosciuto persone meravigliose!
Mi spiace solo non aver conosciuto ancora Roby di persona, ma non manchera' occasione.
Lancio un altra proposta indecente.... per il primo anniversario cosa organizziamo?

Allora....così mi portate al suicidio...Ho perso un' occasione di conoscere di persona i più importanti ( per me ) elementi di fototue. Non per le foto, ci sono sempre e ci saranno fotografi che possono essere unici nel loro modo di esprimersi e non voglio usare " più bravi" perchè non esiste il più bravo, ma come persone... non so come, ma sono riusciti a rendere inconfondibile ed estremamente piacevole stare su FotoTue. La vita è dura e mai mi sarei sognato di dover rinunciare a un workshop per motivi economici ( simonetta sa quanto ci tenevo e i motivi ) e spero che al più presto io possa vedere e incontrare tutti voi, anche solo per parlare del tempo e delle stagioni che sembrano tutte uguali. Olly sei fantastica, hai scritto un romanzo e sei riuscita a coinvolgerci emotivamente, un' altra nota di dolore per la mia assenza.
Ora torno ad organizzare la mia vita nel tentativo di non perdere la fiducia e la passione per una cosa che nel bene e nel male mi ha fatto arrivare fino a questo punto della mia vita.... l' ARTE.
Un abbraccio virtuale a tutti.
P.S. Certo che tu POPPY .. ci si potrebbe anche vedere a metà strada...

Olly ti dedico questa canzone, non so perchè mi piace accostarla a te, forse le foto riesco a raccontare molto
http://youtu.be/lCZAyHDTDk0

Un racconto che sembra la trama di un films d'altri tempi,dalla quale scaturisce tutta la tua grande personalità,spero un giorno di conoscerti di persona.Un caro saluto

Olly... tutti... perchè abitate così lontano...

"La mia storia magari non ha un inizio lieto ma sono le scelte fatte che mi hanno cambiata. Chi scegliamo di essere fanno di noi ciò che siamo"
Grazie Simona
Mac, una bellissima canzone che mi rispecchia un po' e' vero e grazie del pensiero...e' dalla serenata di Alessandro nel lontano 2003 che non mi dedicano una canzone
Marion: non vedo l'ora di avere la possibilità e l'onore di conoscerti! E poi i ragazzi mi sa che sono magnifici, non vedo l'ora...naturalmente dovrete avere la pazienza di sopportare mia figlia...non sapete cosa vi aspetta
Viviana (o meglio Simona) la lontananza e' solo una misura, io sono stata 8 anni lontana da Ale...e poi anche Roby.t l'ho incontrato la prima volta al Workshop...con il telefono e' tutto piu semplice...e non senti neanche puzza di fumo (solo poppy si lamenta pure al telefono, io fumo e lui tossisce).
Auguro a tutti voi di realizzare i vostri sogni!

Un poema che si legge tutto d'un fiato.
Il sito può anche cambiare, i voti possono anche alzarsi ma che importa?
La vera essenza di questo sito sono persone come te.
Un grosso bacio
Silvano