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Impianti di risalita
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Impianti di risalita

di lfmorrone, in  Montagna

ottenuto da 5 esposizioni + 3 darkframes + 3 bias frames; Software di elaborazione DeepSkyStacker. Esposizione 25 sec, f/2.8

Inviata il 09/01/2013, vista 403 volte.
Scattata il 03/01/2013.

Laboratorio fotografico:
L'autore non autorizza la rielaborazione della foto.

Obiettivo utilizzato:
Tamron 17-50 f/2.8

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Commenti

6 commenti

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gabry14483

#6 del 13/01/2013

bellissima;););););)

gabry14483

Josh89

#5 del 09/01/2013

non mi sono mai cimentato in questo tipo di fotografia tutt' altro che semplice, ma la vedo anch'io poco nidida, sembra non a fuoco.

Josh89

autore

#4 del 09/01/2013

Si ho usato infrarosso e la fotocamera con cavalletto non è stata assolutamente spostata

eLLeFFe

#3 del 09/01/2013
Punteggio commenti: +57

intanto grazie per l'approfondimento ed esauriente spiegazione, le cose sembrano più facili di quello che sono, poi però bisogna mettersi e provare e vedere che ne esce....mosso, poco nitido, imbrogliato....ecco alcuni termini ...ovvero la neve in primo piano, il sostegno della seggiovia, le sedute della seggiovia stessa, non le vedo belle nitide...c'era vento che le spostava, effetto della unione...o ancora, hai spostato minimamente durante gli scatti il cavalletto (non credo) penso tu hai usato un telecomando a infrarosso o filare...

eLLeFFe

autore

#2 del 09/01/2013

Grazie, eLLeFFe. Avevo il cavalletto. Nelle foto notturne in cui si vuole visualizzare le stelle occorre che molta luce raggiunga il sensore/pellicola. Sui tempi si può agire fino ad un certo punto (la regola del 600 che puoi trovare in rete se già non la conosci), a meno che non si disponga di una tavoletta equatoriale che consente di controbilanciare il moto della terra rispetto alle stelle per evitare la scia delle stelle. Sugli ISO si può agire con i limiti imposti dal rumore digitale in funzione delle caratteristiche della fotocamera (massimo ISO accettabile). Resta il diaframma che, in genere, in questo genere richiede ottiche molto luminose (da sfruttare a diaframma aperto) e corte distanze focali (sempre per attutire l'effetto di strisciamento delle stelle e per allargare l'angolo di ripresa). Ora io ti chiedo: dove vedi il mosso? Se ti riferisci alle stelle non è altro che un residuo di strisciamento, attutito ma non annullato. per annullarlo avrei dovuto accorciare ulteriormente i tempi, ma non avrei avuto il cielo così stellato e che desideravo. Sul software di elaborazione ti dirò che non è un semplice filtro, ma uno strumento con numerosi e complessi settaggi usato da molti astrofili. In breve serve ad allineare più lunghe esposizioni (con l'effetto di somma tempo senza incorrere, o incorrendo in meno possibile, in startrail) e di attutireil più possibile il quasi inevitabile rumore digitale grazie ai darkframes ed ai bia sframes. In Internet potrai approfondire, se lo vorrai. Ciao ed ancora grazie.

eLLeFFe

#1 del 09/01/2013
Punteggio commenti: +57

non ho capito tutto il lavoro svolto...non conosco nemmeno il software di sviluppo...mi chiedevo solo/ti chiedevo....ma avevi un cavalletto ??...perchè io vedo l'immagine mossa....e dai dati di scatto il tutto lascia presumere che tu non ne eri a disposizione...e ancora se avevi un appoggio ..perchè a massima ma apertura di diaframma ??....

eLLeFFe


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