beata innocenza

Complimenti!!!

Tanto racconto nello sguardo assente di questo ragazzino seduto circondato da adulti che a malapena si accorgono di lui. Si possono ascoltare i suoi pensieri e quando una foto parla così ad alta voce non servono troppe parole. Un BN drammatico e cupo strumento stilistico che imprime maggior forza alla narrazione. Complimenti per la foto e per il riconoscimento

Complimenti! La foto della settimana per l’intervallo dal 26 gennaio al 1° febbraio è “beata innocenza” di ale25sil. Ecco una foto intrigante, perché, proprio come nelle foto e nei racconti riusciti, lascia spazio alla lettura ed alla immaginazione dello spettatore. Il posto in cui è ambientato lo scatto potrebbe essere ovunque (anche se poi ho letto dove è stata fatta), ma ciò che cattura è l'espressione del bambino. La maglietta del Barça non fa di lui un piccolo Messi (forse, un suo fan) e riporta il soggetto in una dimensione temporale in cui una maglietta con la sigla FCB ed un paio di scarpe della Dea Vittoria, lo apparentano a tanti suoi coetanei. Cosa sogna? Cosa pensa? Cosa vede di quello che gli sta intorno? Pare sia totalmente perso nei suoi pensieri, che potrebbero essere quelli di un giovane annoiato e lasciato lì ad attendere che un adulto si prenda cura di lui. come quelli di qualcuno che vorrebbe essere lontano mille miglia. Al di la del titolo e dei toni neorealistici, che il bambino non abbia superato e perso l'età dell'innocenza . . . non saprei (ce lo auguriamo), né tantomeno che la sua innocenza sia beata. Quello che leggo è come la solitudine di una persona possa passare inosservata fino a quando qualcuno non la nota e la intercetta: qui è stato l'occhio del fotografo. E qui siamo ad un finale aperto: a parte il fotografo, la solitudine sarà stata notata anche da chi potrebbe alleviarla con una parola o un gesto? O è piuttosto una solitudine che non chiede di essere spezzata, perché ciascuno di noi ha i suoi spazi ed i suoi momenti in cui si vuole estraniare dal mondo? Grazie di averci lasciato con tante domande! Un saluto, Lodovico.

da appassionato dei forti chiaro scuri (a monitor tarato ovviamente) ti dirò che a me piace già molto così... diciamo che aiuta in questo caso a rendere molto più drammatica del reale la scena... così sembra la scena di un quartiere degradato di periferia...magari aprendo le ombre scopriremmo che così non è...

Ciao Alessio, ti seguo sempre con interesse anche se in questo momento non mi riesce di lasciare sempre un riscontro. Le tue proposte hanno quasi sempre un tocco autoriale (condivisibile o meno) e mai banali. Devo essere sincero che un poco il legame titolo immagine mi sfugge... ma non è importante. Qui la foto c'è e perciò mi chiedo se la chiusura sulle ombre così importante sia così necessaria nell'economia espressiva della tua proposta. Sarebbe interessante discuterne! Un saluto