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| Gabriela... Inviata il 18/09/2019, vista 343 volte. Dati tecnici: Laboratorio fotografico: |
Commenti
8 commenti
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#7 del 18/09/2019
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Intimità resa figura magistralmente realizzata con la solita grande luce..
#6 del 18/09/2019
Punteggio commenti: +2
Ciao Nico, stai facendo proprio dei bellissimi ritratti ultimamente, intimi, communicativi. Questo mi piace molto, non mi soffermo sulls Technica. Bravo.Un Caro saluto
#5 del 18/09/2019
Punteggio commenti: +79
Grazie anche a Giuseppe e a Michela, grazie di cuore.
#4 del 18/09/2019
Punteggio commenti: +79
Lodovico ... grazie
A prescindere dalle modelle e dal trattamento, le tue immagini femminili hanno un sostrato comune di intima partecipazione e complicità! Non c'è bisogno di alcuna firma... sono tue! Una celebrazione della bellezza femminile che io leggo come una astrazione di qualcosa che pare irraggiungibile e che, forse, alla fine è meglio non raggiungere mai! Una nota di pacato disincanto che si cela dietro gli occhi liquidi e dolci di Gabriela... occhi che possono anche ferire! Nicomat... questa è chiaramente la mia lettura, non tanto di questa foto o di questa modella... ma della tua poetica fotografica! Quindi a corredo e coronamento di questa bella foto eccoti una poesia di Gabriela Mistral, superba e triste poetessa cilena. Un abbraccio! INTIMA - Non stringere le mie mani. Verrà il tempo infinito di riposare con molta polvere ed ombra tra le dita intrecciate. E tu dirai : ‘Non posso più amarla; le sue dita si sgranarono come le spighe’. La mia bocca non baciare. Verrà l’istante pieno di spenta luce, senza labbra starò sotto un umido suolo. E tu dirai: ‘L’amai, ma non posso amarla più, ora che non aspira l’odore di ginestre del mio bacio’. E mi rattristerò nell’udirti; tu parlerai come un cieco ed un pazzo, perché la mia mano sarà sulla tua fronte quando le dita si spezzino, e scenderà sopra il tuo volto pieno d’ansia, il mio respiro. Non mi toccare dunque. Mentirei nel dirti che ti dono il mio amore nelle braccia mie protese, nella mia bocca, nel mio collo, e tu, credendo d’averlo esaurito ti sbaglieresti come un bambino ingenuo. Perché il mio amore non è solo questo stanco e restio covone del mio corpo, che trema tutto offeso dal cilicio e in ogni volo mi resta indietro. È ciò che sta nel bacio e non nel labbro, ciò che spezza la voce e non il petto: ma è un vento di Dio, che passa lacerando nel suo volo, la polpa delle carni.
#2 del 18/09/2019
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Un bel ritratto arricchito da un ottimo bianco e nero e dalla bellezza della modella...
inimis
Staff
#8 del 19/09/2019
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