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| My blu AngelSe sei tu l'Angelo Azzurro.... Inviata il 25/01/2017, vista 834 volte. Laboratorio fotografico: |
Commenti
11 commenti
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#10 del 31/01/2017
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#8 del 27/01/2017
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Pensavo che avesse smesso di pubblicare sta nonfotografia inutile.
#7 del 27/01/2017
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-O- YAAAAaAaaaAAWWwwwnnn
#4 del 25/01/2017
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La citazione di Bob Marley è molto bella, purtroppo però per l' immagine la penso come Alerre e Inimis... non ha un senso fotografico.
In effetti non vedo una foto, ma del sentimento espresso in parole,
#1 del 25/01/2017
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Con la luce il tuo profilo ha un colore indefinito, la tua immagine riflette su un discorso che non smette... ..Ma davvero siamo noi? Se sei tu l'angelo azzurro questo azzurro non mi piace la bellezza non mi dice le parole che vorrei quanti baci e tradimenti lacrimoni e pentimenti fan di me una donna sola, che da sola resterà ^ - ^ Con il sole e con la pioggia ti bagnavi sempre tu, ero pronta ad asciugarti ma non ce la faccio più... E per chiudere il discorso voglio dirti -amore mio- questo è un arrivederci e non è certo un addio... Sarà facile (?) incontrarsi, educato salutarsi; quell'azzurro -di sicuro- non mi incanterà mai più ;p (Il mio orgoglio è ancora vivo). I'm free. Again.
autore
#11 del 31/01/2017
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Cosa vuol dire avere un metro e mezzo di statura, ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente, o la curiosità di una ragazza irriverente che si avvicina solo per un suo dubbio impertinente: vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani, che siano i più forniti della virtù meno apparente, fra tutte le virtù la più indecente. Passano gli anni, i mesi, e se li conti anche i minuti, è triste trovarsi adulti senza essere cresciuti; la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo fino a dire che un nano è una carogna di sicuro perché ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del (.) Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore che preparai gli esami. diventai procuratore per imboccar la strada che dalle panche d’una cattedrale porta alla sacrestia quindi alla cattedra d’un tribunale, giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male. E allora la mia statura non dispensò più buonumore a chi alla sbarra in piedi mi diceva Vostro Onore, e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio, prima di genuflettermi nell’ora dell’addio non conoscendo affatto la statura di Dio.