Perplessità

Salve a tutti
da alcuni giorni, navigando tra le varie pagine del sito, aprendo qua e la qualche foto a caso, leggendo i vari commenti rilasciati dagli utenti, mi accorgo che vi è una totale mancanza di critica. Si leggono solo parole di compiacimento, come se tutto fosse sempre perfetto, sempre tutto bello, piace sempre tutto a prescindere. Mi chiedo quindi, e chiedo a voi, che senso ha far parte di una comunità di fotografia ( vale anche in generale) se manca il sale del confronto, ossia la critica? Possibile mai che piace sempre tutto? Grazie a chi vorrà esprimere il proprio punto di vista.

...a me piace quasi mai nulla, anzi faccio fatica a farmi pacere le mie, e molte già mi piacciono più (delle mie intendo )

Perplesso ?? Già fatto ste discorso anKe da te quando avevi un altro nickname . e nn solo qui . Critiche pochi son veramente in grado di farne .poi nell'era digitale son quasi inutili dato ke non serve molto .............. luce . prospettiva ,idea e non per ultimo mezzo adeguato " reflex " e con Photoshop tutto risolto ! Poi che ci siano ca.........e fatte con la reflex e ne vedo molte.......... cosa vuoi insegnare la fotografia è una cosa talmente semplice

eLLeFFe, cioè che non piace non va commentato, è tutto inutile! Quello che io mi chiedo è semplice, non si legge mai una bozza di critica sotto una foto, un benchè minimo suggerimento volto al miglioramento della stessa. Insomma, va sempre tutto bene così com'è. Deduco che: io commento te, tu commenti me, noi commentiamo tutti, tutti ci commentiamo a vicenda....quindi, crescita=0 (zero) compiacimenti gratuiti= infiniti (incalcolabile) IPOCRISIA= il fiore all'occhiello di questo sito.

Ivan, non ho capito il discorso dell' era digitale? Ora più che mai, visti i mezzi a disposizione, per fare una foto che esca dalla normalità/banalità ci vuole molta capacità costruttiva, avere idee,avere conoscenze tecniche non solo nel modo di scattare ma anche di editare.... Proprio ora conta di più un'idea, un modo di ragionare, di pensare la foto dallo scatto alla post.... Aumentando gli strumenti aumentano le possibilità ma anche le difficoltà. Poi, una foto banale, rimarrà banale a vita, sia con photoshop che senza...
Marcor, hai ragione....ipocrisia c'è..ma non solo in questo sito e non solo nella fotografia. Qui ci sono tanti motivi per commentare o avere commenti, ma non c'è assolutamente il motivo principale....quello del confronto per accrescere la cultura fotografica, che è lo scheletro di una buona fotografia...

Concordo sull'ipocrisia , ma purtroppo è un termine abusato soprattutto da chi lo usa rivolgendolo ad altri ignorando se stesso ! Sul digitale non concordo con te ora è molto più facile fare un buono scatto , prima lo scatto non mentiva ciò che fotografavi stampavi Poi ovvio i consigli servono sempre , il punto è che toppi li danno a sproposito ho banalmente !
Questa è una mia personale opinione Ivan

Commento troppo positivo? Troppo negativo? Ignoralo!
E 'raro che una fotografia sia così spettacolare e perfetta o estremamente fatta male da meritare davvero una critica inequivocabilmente positiva o negativa. E quando dico "raro", intendo "estremamente insolito." Si dovrebbe avere un buon senso generale della qualità di esecuzione di una fotografia; se la critica di qualcuno è piuttosto lontana come sincronia con la vostra intuizione, probabilmente è perché è di parte.
Naturalmente, siamo per lo più abituati alla malvagità di Internet; ma non bisogna lasciare che i guerrieri della tastiera minino il desiderio di imparare e crescere. Sfortunatamente, alcune persone si sentono un senso di superiorità a trovare il modo di mettere gli altri in crisi. Non lasciare che questo comportamento comune demoralizzi. D'altra parte, non bisogna farsi prendere dalla lode senza restrizioni; è certamente bello essere apprezzati senza alcun dubbio, ma serve a poco ai fini della crescita.
La critica è una strana bestia. Data correttamente, può facilitare sia la crescita tecnica che artistica, ma data in modo improprio, può interrompere lo sviluppo, creare danno all'autostima, e minare il forte senso di comunità che rende la fotografia una ricerca di gruppo. Prendersi del tempo per capire una fotografia da tutte le angolazioni: tecnica, artistica, motivazionale, contestuale, ambientale, ecc può facilitare una critica piena e profonda, è così che si affronta un'immagine in modo che sia vantaggioso per entrambi, il critico e il richiedente. Si potrebbe altresì scoprire che praticare critiche articolate e piene aiuterebbe anche ad esaminare le proprie immagini in modo sempre più vantaggioso.
Tante critiche che leggo mi sembrano chiaramente reazioni impulsive, e come tali mostrano una conoscenza superficiale della fotografia e dei processi coinvolti nella sua realizzazione. Spesso la gente trascorre 5 secondi guardando un'immagine e 10 minuti per scrivere il commento, quando in realtà questi numeri dovrebbero essere molto più vicini gli uni agli altri. Guardare un'immagine, pensarci, quindi riguardarla di nuovo può far vedere e capire cose che semplicemente non erano evidenti ad un esame superficiale.
Essere gentili e rispettosi degli altri è una buona cosa nella vita, ancor di più in questo contesto, se qualcuno dimostra il coraggio di esporre a tutti il lavoro della propria creatività va ricambiato col rispetto, e non ci dovrebbero essere motivi per cui un autore debba sentire la propria autostima in calo dopo aver pubblicato una fotografia, anche se la critica è stata per lo più negativa. Essere sensibili a come si utilizzano le parole e ricordare che noi tutti sperimentiamo le parole degli altri in modo diverso.
Anche ricordare il contesto è importante, cercare di posizionare la critica in riferimento al lavoro passato dell'autore, guardare i lavori già pubblicati in precedenza, e commentare su come è stato migliorato lo stile o come si è evoluto nel tempo è di grande utilità per l'autore stesso che a volte non percepisce la propria evoluzione perchè quotidianamente troppo vicino ad essa.
Usare termini adeguati per ogni autore, se qualcuno è nuovo per la fotografia è inutile tenere una conferenza su come si esegue la separazione di frequenza in Photoshop e quando si usa, bisogna soffermarsi sui fondamentali, che devono essere assimilati prima di pensare ad idee più avanzate. Scrivere di cose incomprensibili potrebbe scoraggiare il fotografo in erba e disinteressarlo dalla crescita.
Le critiche devono avere uno scopo, una critica senza giustificazione o proposte di miglioramento è estremamente scoraggiante, se si vuole veramente aiutare qualcuno non scrivere solamente cos'è che non va, ma anche come fare per migliorare.
La fotografia è piena di cose soggettive, ma è anche piena di cose oggettive, e bisogna concentrarsi su queste ultime. Non c'è niente di sbagliato ad esprimere una preferenza personale fintanto che è inquadrata come una preferenza e non una critica. Le critiche dovrebbero basarsi su dati di fatto, se qualcuno ha scelto un tono di colore di una fotografia in un certo modo, si può certamente esprimere la propria preferenza per un'altra tavolozza di colori, ma non si può discutere la superiorità di una o dell'altra, mentre se qualcuno presenta una fotografia sfocata o mossa ci sono i numeri oggettivi in quantità misurabili e inoppugnabili sui quali discutere e le misure da prendere per evitare il problema.

Adelmo, tutto vero, tutto giusto, tutto bello quel che scrivi. Ma prima occorrerebbe avere la volontà e l'interesse per procedere in tal senso. Qui è impossibile che ciò possa accadere.

Quoto Adelmo in tutto, sopratutto il passaggio riferito che commentare aiuta il commentatore ... Marcor non essere pessimista, cominciamo noi a esprimere concetti più articolati...poi da cosa nasce cosa...

Molto bene, Adelmo ha esposto con dovizia di particolari, quale dovrebbe essere la linea di comportamento, questo è importante dirlo, non deve valere solo in questa sede ovviamente, si tratta di una linea ideale comportamentale che si dovrebbe tenere nei confronti del prossimo. Su questo credo che nessuno possa essere in teoria in disaccordo, poi inutile scriverlo, tutto è molto soggettivo a secondo della propria cultura ed educazione, senza dimenticare la componente fondamentale che attiene all'ambiente web, dove tutti hanno un comportamento diverso che nella realtà, il virtuale induce anche i soggetti più timidi ad esporsi di più e ad assumere atteggiamenti che mai nella vita reale oserebbero.
Detto questo entrando nel particolare su quanto scritto da Adelmo, leggo ad un certo punto: "Usare termini adeguati per ogni autore"...perfetto ....ma come si concilia con l'anonimato????? Posto che non voglio buttare benzina sul fuoco, visto che questo argomento è ampiamente trattato in altra e contemporanea disputa, lasciamolo la, qui si parla d'altro, ma non è possibile usare comportamenti diversi se non si sa con chi si ha a che fare.
Certamente qualcuno dirà adesso, "ma questo che vuole? Sono mesi che non posta non vota non commenta e adesso vuole mettere becco?" Si è vero ma anche io ho i miei mal di pancia, ci sono cose che non mi piacciono e non condivido, seguo e basta, se non si può ditemelo. Grazie e scusate il disturbo.

infatti in passato scrissi che ai fini di un buon rapporto reciproco e per calibrare meglio gli interventi l'anonimato sarebbe un ostacolo. Dissi anche che personalmente prima di iniziare un commento mi vado a vedere la galleria dell'autore, per questo ed altri motivi non faccio il "carro scopa" (termine ciclistico) che spalma decine di commenti, ma riesco a farlo solo su alcune immagini al giorno perchè richiede tempo.

Mama mia che rottura, ma possibile che alla fine si finisce sempre a parlare di questo anonimato? Ma siete proprio ossessionati? In nessun altro sito esiste, eppure si vive benissimo.
Ma che i commentatori disonesti si sono dati apuntamento tutti qui?
E abboliamolo una volta per tutte e cominciamo a fare le persone serie.

Credevo di esser stato chiaro, evidentemente non è così! Ho ben specificato che l'argomento era trattato in altra discussione in corso, ho soltanto voluto spiegare che la possibilità di commentare come la intende Adelmo, che mi trova concorde, non è applicabile con l'anonimato, punto e basta, la Redazione ha già ampiamente spiegato, che intende mantenere questa caratteristica che lo rende diverso dagli altri. Stando così le cose inutile continuare a richiedere l'abolizione, tutti gli altri sino non ce l'hanno, quindi se questo non piace......

"Stando così le cose inutile continuare a richiedere l'abolizione, tutti gli altri sino non ce l'hanno, quindi se questo non piace......"
E' che discorso è? Se tutti raggionassimo così, allora mi viene da chiedere di cosa si lamentano tutti i "cervelli fuggiti" dall'Italia. Non ti piace stare qui? Vai all'estero e non rompere.
Io sono un utente coem te, e come tutti e, come voi rotornate sul discorso anonimato almeno una volta al mese, io ne chiedo l'abolizone con la stessa frequenza.
Non ti piace.... ci sono tanti altri siti (chi di penna ferisce, di penna perisce)