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Homepage del forum Fotografia - Generale Ansel Adams

Ansel Adams

(utente eliminato)

#1 24/04/2012, 13:59

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nato nel 1902 a San Francisco e deceduto a Carmel in Californianel nel 1984. Nel 1916, Ansel Adams scatta le sue prime fotografie durante un soggiorno di vanza al Yosemite National Park della California. Già allora si annunciano i contenuti della sua futura attività artistica: il collegamento tra l'interesse per la fotografia e l'amore e l'impegno nei confronti del paesaggio americano. In un primo momento, tuttavia, Adams sceglie di studiare pianoforte. Solo grazie all'incontro con Paul Strand nel 1930 scopre nella fotografia il suo vero mezzo espressivo. Nel 1932, insieme ai fotografi costituisce il gruppo "f-64". I membri si schierano in modo dogmatico a favore di una fotografia caratterizzata dalla massima profondità di campo e accuratezza dei dettagli. Nel 1941 il fotografo mette a punto il suo "sistema a zone", uno strumento per determinare il tempo di posa e di sviluppo, che consente una gradazione ottimale delle componenti del grigio. Adams illustra le proprie concezioni e tecniche in numerosi libri e seminari. Nel 1946 fonda l'istituto di fotografia all'interno della California School of Fine Arts di San Francisco. Nel 1962, sceglie di vivere in pianta stabile nelle Carmel Highlands. Come fotografo di paesaggi, Adams ha trascorso gran parte della sua vita nei parchi nazionali americani, cui ha dedicato oltre 24 volumi. La sua attività non si è limitata alla fotografia fine a se stessa, ma ha sensibilizzato il pubblico alla causa dei parchi: egli ne ha sostenuto infatti il mantenimento e contribuito all'istituzione di nuovi.
sua la famosa frase "Ci sono due persone in ogni foto: il fotografo e l’osservatore”

(utente eliminato)

#2 24/04/2012, 14:00

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Foto allegata

Farm_workers_and_Mt__Williamson

(utente eliminato)

#3 24/04/2012, 14:00

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Foto allegata

Ansel_Adams_and_camera

(utente eliminato)

#4 24/04/2012, 14:01

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Foto allegata

The_Tetons_and_the_Snake_River

(utente eliminato)

#5 24/04/2012, 19:21

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Giustamente Damiana fa notare che devo cirare la fonte: fotorevolt enational geographic

miraggi

#6 24/04/2012, 19:52
Punteggio commenti: +47

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interessantissimo anche questo

miraggi

(utente eliminato)

#7 26/04/2012, 14:04

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testi: http://web.tiscalinet.it/visualphoto/fotogr/_fotogr.html

miraggi

#8 22/06/2012, 00:23
Punteggio commenti: +47

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http://portale.comune.verona.it/media//_ComVR/Cdr/Cultura/Allegati/eventicapa.pdf

miraggi

selenina

#9 22/06/2012, 16:46
Punteggio commenti: +289

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*clap**clap**clap**clap**clap**clap**clap**clap*
Brava Miraggi e Andrea.
Aveva proprio ragione Adams con questa frase: "Ci sono due persone in ogni foto: il fotografo e l’osservatore” *bye**bye*

selenina

enzocala

#10 25/06/2012, 14:05
Punteggio commenti: +1

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f.64 è un termine tecnico che indica il diametro d’apertura del diaframma.
Tanto più chiuso è il diaframma, tanto maggiore è la profondità
di campo, perciò si ottiene la massima messa a fuoco degli oggetti
vicini e lontani dall’obiettivo.
Il nome di questo gruppo è scelto proprio seguendo il principio di base
che tutte le parti delle fotografie devono essere perfettamente a
fuoco. I membri si pongono altre “regole”: usare macchine di formato
più grande possibile, stampare su carta liscia e lucida (per enfatizzare
la vasta gamma di toni), non sono ammesse manipolazioni di tipo alcuno
e le fotografie devono essere montate su cartoncino bianco.
L’f.64 non può essere considerato un gruppo “militante” poiché
l’obiettivo non è contrastare il Pittorealismo, bensì il raggruppamento
informale di persone che vogliono fare della fotografia “pura” attraverso
la quale esprimersi.
Scrive Ansel Adams “Il nostro lavoro in fondo è stato sperimentale.
Nel nostro desiderio di ottenere una pura espressione nel nostro
mezzo, abbiamo fatto potenti attacchi su diverse direzioni, dando enfasi
all’oggettivo, l’astratto e le tendenze socialmente significative.
Queste fasi del nostro lavoro adesso devono essere portate fuori del
laboratorio (insieme alle nostre realizzazioni tecniche) ed applicate in
maniera funzionale. Sono sempre stato in contrasto con l’ovvio approccio
alle menzionate fasi: ho sempre argomentato che una motivazione
estetica di base era sufficiente in tutte le forme d’arte, e che
questa motivazione, quando applicata ad un problema funzionale definito,
diventava socialmente significante per se stessa”.

enzocala

(utente eliminato)

#11 25/06/2012, 14:09

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ebbbravo Enzo! sei preparato!!

enzocala

#12 26/06/2012, 10:10
Punteggio commenti: +1

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ti dirò una cosa Andrea, con questa storia dei grandi fotografi, tu ti sei ispirato a HCB e ne sta diventando un discepolo, io invece seguo molto indegnamente Ansel Adams, sono estasiato dai suoi paesaggi.

enzocala

(utente eliminato)

#13 26/06/2012, 10:12

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bravo.. a dire il vero a me non fà impazzire.. il mio preferito cmq è robert frank non bresson..
ho appena acquistato THE AMERICANS di RObert Frank e lo trovo eccezzionale

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