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parliamo di veri artisti
ciao a tutti,
per chi volesse non paralre solo di stelle e stelline dò un'altro imput..
un aiutino, il fotografo si chiama Aleksandr Rodchenko
altro aiutino, il titolo è "La scalinata" scattata nel 1930
be un altro gran bello scatto dal formato deduco che la pellicola è una 6x6 la scelta di un immagine diversa e moderna per il suo periodo, dato dai gradini messi sulla diagonale del fotogramma che raramente vediamo , l'interpretazione a mio gusto puo essere la scala della vita data dalla figura materna che insegna al proprio figlio come affrontarla .
bravo Alessandro,
aggiungo che Aleksandr Rodchenko era, prima che un fotografo un Pittore e un grafico.
Il suo intento di rivoluzionare il quotidiano, ha fortemente contribuito alla creazione di una nuova arte in Russia.
Dal 1921 è stato membro attivo del gruppo di lavoro dei Costruttivisti , un movimento indipendente esempio di impegno artistico politico, intellettuale, sociale ed economico. Ha dedicato tutta la sua vita creativa al mondo del lavoro, affermando che il rinnovamento della società era strettamente legato a quello dell'arte. Rodchenko disegnò abiti e mobili creò stemmi, medaglie e vasellame; realizzò manifesti di propaganda e scenografie di film.
Infine si dedicò alla fotografia e realizzò i suoi famosi fotomontaggi. La creatività fotografica di Roodchenko fu originale e radicale. L'inquadratura secondo traiettorie volutamente sfasate, offre una nuova visione del soggetto fotografato.
L'utilizzazione della fotografia per i suoi fotomontaggi, mette in risalto il valore della ricerca compositiva e lo studio della prospettiva su piani diversi,
integrando elementi decorativi come le strisce di carta dei sigari ad elementi pubblicitari e a campiture dai colori vivi e piatti.
tra le altre cose vorrei sottolineare che egli non era presente in nessuna classifica..
"Se si vuole insegnare all'occhio umano a vedere in modo nuovo, è necessario mostrare oggetti di uso quotidiano e familiare attraverso una prospettiva del tutto inaspettata” .
Alexandr Mijáilovich Rodchenko (o Rodčenko) fu uno dei fondatori del costruttivismo, un movimento culturale nato in Russia nel 1913, che rifiutava il culto dell' “arte per l'arte" a favore dell'arte come pratica diretta verso scopi sociali. Nato a San Pietroburgo il 5 Dicembre del 1891, si trasferì con la famiglia a Kazàn, la capitale del Tatarstan. Studiò nella Scuola di Arte di Kazán, avendo come professori Nikolai Feichin e Georgui Medvédev e nell’ Instituto Stróganov di Mosca.
Dopo la rivoluzione del 1917 Rodtschenko si impegnò, come molti altri artisti dell’avanguardia, per la costruzione di nuove strutture della produzione artistica nella neo-costituita Unione Sovietica. Nel 1920 fu attivo come membro fondatore dell’ Inchuk (Istituto di Cultura Artistica) e sviluppò insieme a Wassily Kandinsky ed altri artisti l’idea di una rete di musei d’arte nell’intero paese. Fu uno degli artisti più versatili della Russia degli anni venti e trenta, esplorando nel suo cammino varie forme artistiche quali la pittura, la scultura, il disegno grafico e la fotografia. Concentratosi, in un primo periodo, sulla grafica dei manifesti, Rodchenko sostituì bruscamente il linguaggio Art Nouveau o futurista diffuso in Europa, con un impianto formale, astratto e geometrico, che trovava nel fotomontaggio il suo linguaggio preferito. I suoi manifesti mescolavano disegni, pittura e fotografie fatte da altri o recuperate da giornali e riviste.Dal 1924 iniziò la sua ricerca fotografica concentrandosi nella ritrattistica di studio attraverso l’uso di camere a banco ottico. Raggiunse, tuttavia, il suo inconfondibile stile quando riuscì a liberarsi dalla schiavitù della fotocamere a lastre pesanti, utilizzando fotocamere leggere e portatili ( tra le sue preferite, la Leica). Redarguito dal regime per il suo stile troppo incline ad uno sperimentalismo di stampo occidentale ed invitato a "rientrare nei ranghi", venne costretto a ritrarre solo eventi di Stato (eventi sportivi, parate e cerimonie) e finì per abbandonare la fotografia intorno al 1940.Per la fotografia Rodchenko è stato un pioniere. Le sue immagini vanno alla ricerca di differenti punti di vista, creando sensazioni nuove, sconcertanti e di forte impatto. Il fotografo russo gioca con le visuali per trarre in inganno lo spettatore. Rodchenko ha liberato la fotografia da molte delle sue convenzioni. Le sue immagini attraverso un punto di vista dall’alto o dal basso deformano la nostra sensazione di oggetto divenendo quasi astratte. Bianchi e neri dai contrasti forti, con un uso sapiente delle luci, raffigurano un amore verso ogni forma di tecnologia (aerei, dirigibili, palloni aerostatici, ma anche ponti, tralicci) e verso quello che il progresso tecnologico rappresenta.
be lasciamo rispondere anche un po gli altri utenti comunque andrea mi chiamo mauro no alessandro
e bravo Andrea, hai praticamente scritto la biografia di questo artista, questo lo conoscevo molto poco e lo trovo interessante, complimenti devi aver fatto una ricerca accurata, sono lieto che si parli di questi argomenti, che sono poi la storia della fotografia, a cui gli appassionati possono attingere ed imparare molto!! Molto significativa l'allusione alle classifiche....
che ne diresti di parlarci adesso di Ansel Adams?
grazie di cuore Io leggo e guardo Apprezzo ciò che stai facendo e come lo stai facendo Molto bello anche il dialogo con Enzo Cala
fonti:
http://www.arte2000.net/fif/mostre/rodchenko/testo.htm
http://fotogartistica.blogspot.it/2011/02/le-nuove-visuali-di-alexandr-rodchenko.html
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