Colori o b/n?

Buonasera ragazzi,
avrei bisogno di un consiglio. Dato che sto realizzando un reportage sulle monache di un monastero, vi chiedevo quale delle due sia meglio: quella a colori o b/n? A me piace il colore ma voglio riprendere questo fatto della luce anche in altri scatti e per questo ero più propensa per il b/n, anche per riuscire a mascherare il forte rumore presente. Però non riesco a rinunciare alla magia del colore. Che fare: b/n o a colori?

ecco la versione in b/n

Le monache..? in B&W (non BMW) tutta la vita...!!

sì, sto facendo un reportage su di loro. Per adesso ho 7 scatti buoni, con questo 8. Allora è meglio in b/n: ma racconta di più del colore in questo caso?
grazie della risposta Giorgio

per me tutto a colori, vista la foto. Atmosfera facile a perdersi col b/n, poi ci sono già le monache che vestono b/n tu vai di colore

viste le foto anch'io opterei per il colore

Non riuscirai a trovare delle risposte, solo tante e variegate opinioni, segui il tuo istinto, non sbaglierai.

sì, hai ragione anche te, Enzo ma ero troppo indecisa. Bene, colore !!!! Deciso!!! Grazi ea tutti per la risposta!!

io, scusa Emma, metterei quella a colori, ma a fuoco e diritta. Scusa la schiettezza. Vorrei vedere la faccia delle monache quando gli farai vedere questa foto. Pero' se e' concettuale ed io sono tanto retrogrado da non capirla, chiedo scusa un'altra volta.

diritta hai ragione ma tutta a fuoco, no perchè è concettuale. Voglio far sentire l'atmosfera che si respira e come si vive lì: infatti il titolo del mio reportage è "Vivendo in Cristo". Inoltre metto questa sfocata anche perchè fa parte di una serie, di un reportage in questo caso e metterei in seguito una foto, sempre ripresa dall'alto ma tutta a fuoco, in cui le monache recitano il padre nostro (praticamente loro sono quasi in cerchio e hanno le mani alzate) ma questa la metterei in b/N. Comunque grazie del commento Mario

cara Emma, visto che con te si puo' discutere liberamente senza offendere nessuno, se sei stata in convento e a contatto con le monache, avrai notato con quanta gioia stanno "vivendo in Cristo", la loro pace e serenita' e' contagiosa. Quindi mi rifaccio a questo, quando ti dico che la tua foto non rappresenta questo loro modo di essere, ma suggerisce qualcosa di triste. E' quello che ho visto io, ma attendo la foto del Padre Nostro, questo si.

davvero, tristezza? io volevo dare un'idea di spiritualità, dove l'Essenza prevale sulla materialità ... è per questo che l'ho fatta non a fuoco ... però se comunica tristezza allora la tolgo ... perchè ho 7 scatti che mi sembrino essere ordinati come se fosse un racconto ... e questo sarebbe l'ottavo, dove faccio vedere le suore dall'alto ma con questa idea, di spiritualità ... però devo rivederla, se comunica questo .... intanto ti lascio la foto con il Padre Nostro! intanto grazie per le tue impressioni: sono importanti!

Parliamo di un reportage, di uno in particolare, che racconta la vita in convento. Per antonomasia il convento è luogo di meditazione, di preghiera, di silenzio e di tanti pensieri nascosti e sopiti. Regna la solitudine personale dell’individuo che ha scelto di non aprirsi se non con Dio nel profondo. Una suora dimostra rigore, devozione e sacrificio. Sul loro volto, anche della più giovane, nei momenti di distacco, si notano i segni delle rinunce e dei conflitti interni; quando vi si rivolge però esprime pace e tranquillità. Chi sceglie una vita così, sceglie di incarnare Dio e il Diavolo. Può sembrare un’affermazione forte ma cercherò di spiegarmi. Il conflitto tra le due divinità è rappresentativo nella cultura generale in termini di lotta per la vita. Trattenere e sopire quelle che definirei espressioni del corpo umano, lavorando sulla ragione spirituale della devozione, non è cosa da poco, tutt’altro, la paragonerei alla lotta da poco citata. Vivere decenni con un conflitto tale, secondo me, lascia il segno nel fisico, anche. Le paragonerei a delle guerriere eterne. Il reportage che andrai a realizzare tratterà e catturerà tutto quanto appena descritto. Considerando quindi che, secondo me, scattare una fotografia ad una suora mi farebbe sentire di violarla nell’anima (si perché come dice qualcuno “le foto raccontano e non contano”...), oltre a chiedere ovviamente il permesso, mi terrei discreto, quasi invisibile e silenzioso (una tipo Leica non sarebbe male...ho detto non sarebbe male, non essenziale) e, il prodotto finale non potrebbe non essere che in bianco e nero, perché il colore, in quanto tale, rivela degli aspetti del tutto ininfluenti al senso del reportage di questo tipo restituendo anche il senso della indiscrezione, per me essenziale in questi casi. Con il bianco e nero crei in chi guarda la fotografia, l’obbligo di ricercare il senso della ruga o del gesto di una vita già vissuta in bianco e nero; di contro il colore va bene per raccontare altre situazioni completamente opposte. Spero di essermi spiegato, ultimamente mi affligge questo pensiero !!!

grazie Emma, questa che hai mandato mi piace e molto. Come avrai gia' notato e' un po' da raddrizzare. Vedo che hai molta passione e ti auguro tante belle foto.

Ciao Capricorn!!!! Grazie del tuo intervento, molto utile ed interessante!
sì, giusto, hai dato una contrapposta descrizione del vivere in un monastero. Infatti come dici, anche nelle mie foto cerco questa cosa; un esempio è la foto che ti posto adesso, foto che nel mio reportage è prima di questa sfocata ed un'altra, però è a colori.
Sì, hai ragione, anche io ho avuto un po' di remore nello scattare, nonostante avessi ottenuto il permesso di fotografarle dopo averlo chiesto. Ma in questo mi aiuta la Street, genere che amo e quindi cerco di scattare ma con rispetto nei loro confronti. Per quanto riguarda la fotocamera, purtroppo avevo lì solo la mia ed il cellulare (che faceva poco!), in quanto ho solo quella e una compatta, ma che l'avevano presa i mei per le vacanze. Infatti sto pensando di comprarmi un secondo corpo ma costa troppo :(. Ho capito, allora il b/n perchè incuriosisce l'osservatore. Sì ti sei spiegato bene!
Grazie anche a te Mario, sono contenta che ti piaccia. Sì, una raddrizzatina, ,sì!!!

Bellissima questa grata, è il soggetto principale e fai bene a mettere a fuoco con il resto fuori selezione...dice tante cose questa fotografia...giovane ! Mi stupisce la tua creatività. Complimenti davvero. Non vedo l'ora di assaporare il prodotto finale. Ultima cosa, non fa niente con cosa scatti una foto del genere, il reportage è racconto, non definizione...il discorso della macchina era legato alla silensiosità rispetto ad una reflex, comunque posso suggerirti una cosa, non esiste solo leica e ci mancherebbe, però questa tua tendenza alla street ti porterà in situazioni come queste, quindi la tua idea del secondo corpo la sposo più che volentieri e poi ci sono tanti altri prodotti in alternativa leica, come la fuji...anche ad obiettivo fisso. Di nuovo bravissima !!!

Apprezzo anche il taglio che dai alle foto, diciamo un genere di taglio street applicato alla rigorosità di un convento...più guardo le tue foto più scopro particolari davvero particolari !!!

Grazie Enea! Sono contenta che comunichi: è questo l'importante! Devo ancora metterlo ancora insieme un po' tutto ... l'inizio ce l'ho ... devo solo continuare a raccontare! sì, stavo pensando ad una fuji x20 (che tra l'alto mi è stata consigliata!) ma per me è un po' troppo ... o che la prendo usata!!

Copio capricornseven, un reportage di monache in un monastero, non ha altra via che il BN, per i motivi che ti ha molto bene elencati, di per se, i più grandi reportage del mondo sono in BN, salvo quando il colore diventa protagonista ed essenziale, viceversa il BN lascia molto più campo alla propria fantasia, e fa concentrare di più sull'azione, a volte i colori distolgono lo sguardo, attenzione allo sfocato, non è facile farlo diventare creativo! Comunque hai dei numeri!

FX-X20 ... Ottima direi...versatile, ottima costruzione, ottica ad escursione luminosissima ed eccellente...che dire, sembra già la tua !!! Forse l'hanno fatta per te quando l'anno ideata !!!??? Chi ti ha consigliato è stato davvero in gamba !!! Ciao.

Grazie Riccardo del tuo intervento! Sì è vero, ma ce ne sono molti a colori. Però, questo, non è il mio caso: ho capito . Sì, hai ragione ma con il mio sfocato volevo dare una visione non descrittiva ma emotiva. Grazie!
sì, Enea, l'hanno fatto su misura per me !!!! Ma il prezzo no, però !! Comunque me l'ha consigliata Mac!

Magari ti comprano il reportage, tenta in Comune parlando con l'assessore specifico, fatti indirizzare magari da un prof che ha contatti, sai un reportage come questo tuo tratta un aspetto sociale del Comune, magari un rimborso, equo esce fuori e come per incanto anche la fuji !!! Tentare non nuoce!!!

ma non lo so! Perchè già a postare le foto che ho messo in questo
3D, mia madre non era per nulla d'accordo (per questo ci ho anche litigato ieri :( ) e poi il Monastero non è nel mio paese ma è in Umbria (io abito in Lombardia!). Se le monache me lo accordassero, ma soprattutto mia madre (la vedo un po' dura), potrei chiedere, forse, a famiglia Cristiana! Vedremo ... comunque bell'idea Enea!

trovo le immagini a fuoco molto interessanti e anche i commenti sopra riportati Se posterai tutte le foto come reportage e avrai un link visitabile lo puoi incollare qui x favore? Mi piacerebbe vedere il lavoro finito

ok, l'ho quasi finito ... devo mettere a posto alcune foto e magari inserirle ... grazie ancora Enea! E grazie per l'apprezzamento, Mara!!